FMX 650
“MUXIMA” by TON UP GARAGE
C’è
poco da discutere. La Honda XL 600 è un gran bel pezzo d’ingegneria giapponese.
Semplice, affidabile, robusta, polivalente, longeva e con le modifiche del caso
anche declinabile in varianti tra loro molto diverse.
Con gli aggiornamenti del
caso il propulsore ha tagliato gli anni ’80 nella versione sportiva XR (veniva
importata dall’America e dovevano cambiare i fari anteriori perché non
sufficientemente potenti secondo le norme italiane) per abbordare i ’90 con una
carena (Dominator) e i 2000 sottoforma di supermotard. Nonostante la FMX 650
avesse costi bassi sia d’acquisto che di manutenzione, agilità e affidabilità
comprovate, la cronica mancanza di potenza mortificava le prestazioni e le
vendite. Oggi si può trovare per poche migliaia di euro e con il giusto gusto e
gli accessori adatti, può diventare un mezzo godereccio e performante. Lo
dimostrano i ragazzi di Ton Up Garage che su questa base (modello del 2005) hanno
creato la Muxima (letteralmente vuol dire “cuore” in kimbundu ed è ispirato al
nome di un villaggio che si trova in Angola). Sul nuovo telaietto posteriore
sono stati inseriti la sella di Ton Up, nuove pedane posteriori, un piccolo
stop e la targa (niente parafango). Sotto è stata alloggiata una scatola home
made per contenere tutte le parti elettriche (il cablaggio è stato rifatto e
semplificato) e la batteria così da mantenere la linea pulita. Il motore ha
ricevuto nuovi scarichi due in due e un filtro aria K&N ovale sistemato sul
lato destro e progettato per resistere alla sabbia africana. Serbatoio
recuperato da una vetusta Honda, parafango anteriore minimalizzato, manubrio
Renthal, manopole Biltwell, strumento singolo Motogadget, nuovo faro con griglia
di protezione, sospensioni abbassate e sui cerchi da 17 pollici pneumatici
Continental TKC80 (data la zona d’uso della moto). Fine. Come potete leggere,
la lista della spesa è davvero breve e i componenti di facile reperibilità (o
in alternativa sostituibili con altri similari). Alcuni lavori richiedono una
discreta manualità e conoscenza dei rudimenti dell’elettronica ma nulla di
trascendentale. E ora due riflessioni. La prima: la colorazione della Muxima è
ispirata alla cromia della natura della zona africana dove scorazzerà
liberamente insieme al suo proprietario. La seconda: è ancora una motard (da
sabbia)? O un’enduro con ruote da 17? O una scrambler da deserto?
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