domenica 30 luglio 2017

QUELLA SPORCA ANATRA MECCANICA

Stile postatomico (o zombie punk) e motore della Continental GT. Ecco la sintesi di questa strana, e affascinante, Royal Enfield.

Se abbiamo imparato qualcosa da film e telefilm tipo Mad Max e The Walking Dead è che per sopravvivere all’apocalisse serve un mezzo in grado d’andare ovunque e di trasportare viveri e armi in abbondanza (e all’occorrenza anche un passeggero). E se nella pellicola di George Miller un giovane Mel Gibson guidava una V8 Interceptor dotata di un enorme (e famelico) compressore volumetrico, nel più recente e famoso telefilm dedicato agli zombie il personaggio di Daryl Dixon sfruttava una motocicletta dall’aspetto post atomico per i suoi spostamenti.
La sintesi dei due modi d’intendere la sopravvivenza in quei frangenti non può che essere la Dirty Duck, una Royal Enfield ex Continental GT sufficientemente potente, leggera e “sistemata” per fare di tutto e di più anche dopo la fine del mondo! La preparazione è stata effettuata direttamente dalla Royal Enfield UK che ha voluto in parte giocare con il tema e in parte sfruttare fino in fondo l’idea di base per migliorare (e giustificare) stile e scelte tecniche. Di per se potremmo parlare di una declinazione in chiave scrambler se non fosse che la base di partenza è di tutt’altro genere. Ciononostante il telaio è praticamente di serie ad eccezione del taglio della parte finale della porzione posteriore sostituita con un più pratico porta bagagli; stesso discorso per quanto riguarda il serbatoio di serie che è stato sverniciato e arrugginito donando quell’alone di vissuto con il plus della tranquillità di chiunque “sdraierà” la Dirty Duck sul fianco. Quello che caratterizza la preparazione, oltre alla sella nuova in vera pelle e al nuovo collettore di scarico, è la scatola filtro dell’aria collegata a un “boccaglio” stile snorkel da fuoristrada che per la sua forma a becco d’anatra ha fornito lo spunto per il nome della special. Altri elementi caratterizzanti sono le sospensioni posteriori con escursione maggiorata, il paracolpi sottomotore e gli pneumatici Continental TKC80 ben tassellati montati sui cerchi di serie, che non lasciano dubbi sul tipo d’utilizzo per cui è stata preparata la piccola “anatra”. E se vi venisse in mente di riprendere le vostre prodezze tra zombie e slalom in mezzo alle carcasse delle auto esplose, basterà accendere la GoPro montata sulla nuova mascherina che incorpora anche due fari per videoproiettori…come dire che nel prossimo film postatomico il protagonista sarà qualcuno di voi! 





             

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