lunedì 13 marzo 2017

HARLEY-DAVIDSON STREET ROD

SPORTIVA DRITTA AL SODO
Sembra che il costruttore americano abbia accelerato, e non poco, sulla sportività di alcuni suoi modelli. E così dopo la Sportster 1200 Roadster è il turno della sorella minore 750 declinata nella versione nera, cattiva e sportiveggiante Street Rod. E riprendendo lo slogan con cui è stata lanciata “se devi farlo, fallo come si deve”, Harley-Davidson si riaffaccia prepotentemente nel settore delle sportive con un progetto che spinge al limite un concetto trasversale che mixa custom e cafè racer in un solo modello.
Motore High Output Revolution X che “frulla” fino a 9.000 giri, drag bar con specchietti alle estremità, nuove forcelle anteriori rovesciate da 43 mm e nuovi ammortizzatori posteriori sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono la Street Rod, capace di sfrecciare nel caotico traffico urbano con la stessa disinvoltura con cui i protagonisti dei film sfuggono ai cattivi di turno in scene d’inseguimento mozzafiato. D’altronde la serie Harley-Davidson Street è una linea di motociclette create con un preciso obiettivo: rendere al massimo. Ogni pollice di questa moto è stato pensato per farsi strada nel paesaggio urbano. E il modello Street Rod, che non fa eccezione, vanta un motore High-Output Revolution X completamente nuovo che fa schizzare l’ago del contagiri nella zona rossa dei 9.000 giri al minuto. In questo contesto ci si chiede se e quanto questo nuovo modello sia un’Harley-Davidson autentica. Ebbene, se si esclude il prezzo d’accesso più basso rispetto alla media del costruttore americano (da 8.700 euro f.c. optional esclusi) il serbatoio a goccia da 13,1 litri, la forma dei parafanghi, le finiture della verniciatura e il suono allo scarico formeranno quei piccoli dettagli che rendono l'aspetto di una moto moderno, elegante e snello e al 100% Harley-Davidson. Il tutto condito con l’anima dark che tanto piace a Milwaukee. Quest’ultima è sottolineata dai pratici cerchi in alluminio a sette razze da 17 pollici neri, dal cupolino in tinta con il resto delle sovrastrutture e dalla posizione di guida nettamente più aggressiva rispetto ad altri modelli grazie al manubrio basso. Naturalmente a tanta apparenza fa seguito anche la sostanza, quindi l’equipaggiamento di serie comprende un nuovo parafango alleggerito e un codino più snello, il doppio freno a disco anteriore con pinze a doppio pistoncino, l’ABS, la nuova forcella anteriore rovesciata da 43 millimetri che fa il paio con ammortizzatori posteriori più corsaioli e dalla corsa maggiorata per aumentare gli angoli d’inclinazione in curva, gli pneumatici Michelin Scorcher 21 dedicati e adatti a una guida più sportiva, il propulsore che garantisce rispettivamente il 20% e il 10% in più di potenza e coppia rispetto alla Street 750, i LED utilizzati per il faro posteriore e per gli indicatori. Sempre di serie sono presenti la strumentazione a elemento unico circolare da 3,5 pollici misto analogico e digitale, il tappo serbatoio con serratura a chiave e gli specchietti end bar. Come da prassi nella scheda tecnica non viene dichiarata la potenza massima (noblesse oblige) ma solamente la coppia (65Nm), il consumo medio (4,3 litri per 100 chilometri) e la possibilità di scegliere tra tre colorazioni: VIvid Black, Olive Gold e Charcoal Denim. Per tutto il resto c’è il catalogo Genunine Parts da visionare alla sezione racing!        















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