lunedì 5 febbraio 2018

Royal Enfield Continental GT “Surf Racer” by Sinroja Motorcycles

Elegante come una classica racer anni ’60 e veloce come una moderna moto sportiva. E’ la Royal Enfield speciale di Sinroja Motorcycles.
Sembra un paradosso ma le vere moto inglesi di una volta, le costruiscono in India e si chiamano Royal Enfield. E come tali sono ottime basi per creare belle special con il fascino e lo stile dei sixties. Gli appassionati del genere possono quindi decidere di spendere un piccolo capitale per comprare e restaurare  (o modificare) una Triumph o una Norton originali oppure acquistare per una cifra molto inferiore una Royal Enfield nuova di zecca e customizzarla secondo i propri gusti e attingendo a componenti dal design classico ma moderni.
In effetti la Surf Racer della Sinroja Motorcycles è un esempio perfetto della seconda opzione. Basata su una Continental GT mantiene un look elegante pur risultando veloce. Partendo dal concetto che una cafè racer deve prima di tutto avere tanta potenza, il motore è stato modificato con l’aggiunta di cammes più spinte e lavorazioni della testata; ma ciò che colpisce maggiormente sono l’impianto d’alimentazione e di scarico. Il primo ha subito un lavoro di retroworking. In pratica l’intero impianto d’iniezione è stato sostituito con un carburatore Dellorto con tanto di tromboncino d’aspirazione corto, che ha garantito una più veloce messa a punto (e in fondo, a pensarci bene, il mono indiano è nato proprio così!). Il secondo, contrapponendosi a quanto fatto sull’alimentazione, è stato oggetto di un lavoro di modernizzazione che ha permesso di creare un sistema di scarico completo e home made nascosto dentro la coda posteriore rendendo di fatto il look generale più pulito, filante ed elegante (e anche futuristico). La sella monoposto ha permesso di tagliare senza troppi problemi, buona parte del telaietto posteriore riducendo gli ingombri e snellendo la linea della moto che si concentra intorno alla grossa semicarena a bolla anteriore. Quest’ultima è un pezzo aftermarket moderno ampiamente modificato entro cui è stata montata la strumentazione (davvero minimalista) formata unicamente dal contagiri multifunzione Motogadget e dall’interruttore d’accensione. Sospensione anteriore, cerchi e forcellone sono componenti, rispettivamente Kawasaki e Yamaha, sono stati modificati per integrarsi nel progetto. Al retrotreno è stato montato un ammortizzatore Harley-Davidson Softail per mantenere la posizione orizzontale sotto il motore. La posizione in sella è definita dai semimanubri bassi e dalle pedane (di serie) che contribuiscono a rinverdire quella sensazione di  guida “vecchio stile” che piace tanto. Trovarle un difetto è difficile perché la Surf Racer è ben proporzionata e raccolta. Forse dispiace che non sia dotata degli elementi minimi per la circolazione sulle strade pubbliche; ma probabilmente luci, frecce, specchietti e portatarga avrebbero rovinato la pulizia delle linee.      










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