#51
Si stenta a credere che la BMW che vedete in foto una volta
era una RS, carenata con valigie e pronta per macinare chilometri su chilometri
solo su asfalto. Eppure è davvero così. Ottenere un bobber (perché di questo si
tratta…un bobber piacevole ed ignorante come pochi!) da una moto da granturismo
non è cosa che si vede (e si fa) tutti i giorni. Ciononostante i ragazzi di
Cafè Racer Dream hanno accettato la sfida ed hanno reinterpretato la bavarese
del 1977 seguendo lo stile richiesto dal cliente. I cambiamenti sono davvero
limitati a pochi e mirati interventi che, ciononostante, hanno modificato
grandemente linea e dinamica della motocicletta. Lo stile bobber imporrebbe
parafanghi aderenti agli pneumatici, sella sospesa e look minimalista. Ed in
fondo se guardiamo bene le foto tutti questi dettami sono stati più o meno
rispettati. Eliminate le carenature e tutti gli orpelli non necessari (compresa
la strumentazione, il codino posteriore ed il telaietto reggisella) si è
provveduto ad abbassare la forcella anteriore ed a montare degli ammortizzatori
posteriori Hagon. Il telaietto posteriore è stato rifatto più corto per sostenere
unicamente la nuova sella (piatta e biposto sospesa sulla ruota posteriore)
con nuovi agganci per gli ammortizzatori e per le piccole frecce (identiche
davanti e dietro). Il parafango anteriore è quello di una R100 mentre al
retrotreno è stato montato un pezzo home made fatto a mano, avvolgente e
sostenuto da supporti agganciati al forcellone di serie; targa e fanale
posteriore sono sistemati direttamente sul parafango. Davanti è stato applicato
un faro tondo con vetro giallo, agganciato a sostegni copri foderi; la strumentazione
Motorscope è inglobata nella parabola insieme allo specchietto retrovisore (agganciato
al porta faro) mentre le frecce (CRD) sono poste sulla piastra sterzo
inferiore. Completa l’avantreno un nuovo manubrio più basso e largo ed i
soffietti per la forcella. I cerchi dipinti di nero sono di serie accoppiati a
nuovi pneumatici Firestone Deluxes. Altri particolari degni di nota sono le
pedane posteriori del passeggero, i silenziatori nuovi con collettori stock
telati e parte dell’elettronica sostituita con elementi Motogadget. Per la
colorazione si è optato per un gioco di neri lucidi e satinati che ha coinvolto
telaio, scarichi, forcella e forcellone, cerchi, faro, specchietti ed ogni
altro elemento che non fosse il motore. Unica eccezione il serbatoio originale
decorato con un azzurro petrolio con piccoli profili neri. Il risultato è
splendido (manca giusto una bisaccia ma è poca cosa) e detta tra di noi, anche
abbastanza semplice da realizzare da soli. Ed in fondo non è forse questo lo
spirito di Garage Italiano?
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