KIT XLCR
La premessa è che questo pezzo è dedicato agli appassionati
delle due ruote in generale ed agli amanti delle Harley-Davidson in particolare.
Quello che sto per presentarvi è un kit per trasformare le Sportster in XLCR.
Per chi non lo sapesse questa sigla indica la prima vera sportiva di serie
della casa di Milwaukee, la più anticonformista, politicamente scorretta, meno
amata dai clienti e, aspetto non meno importante, oggi tra le moto più
ricercate del marchio americano. Concepita nell’estate del ’76 (e presentata
qualche tempo dopo) per contrapporsi al dilagare delle giapponesi non riscuote
un grande successo tra gli arlisti, più votati al turismo che non alle elevate
prestazioni. Paradossalmente oggi sono proprio le nuove generazioni di clienti
che ricercano più vivacità nelle Harley di serie e così tra Buell (fino a
qualche anno fa) ed XR le loro richieste sono state esaudite. Eppure manca qualcosa:
l’aspetto di queste proposte risulta sempre troppo “moderno” (e forse anche distante)
rispetto all’idea che si ha di un’Harley ancorchè dalle elevate prestazioni. Sembra
quasi che ogni modello sportivo debba confrontarsi proprio con la XLCR degli
anni ’70, più bassa, per certi versi raffinata ed elegante e dotata di quel
fascino che solo le moto, pur basate su modelli della grande serie ma costruite
in piccole quantità, possono offrire. E così interviene la Mecatwin un’azienda
francese fondata nel 1986 da Franck Depoisier il cui spirito originario ed
artigianale vive ancora oggi nella struttura da oltre 2000 metri quadrati
occupati dalle officine e dai magazzini. Questo team progetta e produce, in
completa autonomia, motociclette basate su modelli esclusivamente Triumph ed
Harley-Davidson. Il giorno in cui hanno deciso di vendere la loro vecchia XLCR
si sono chiesti se avrebbero rimpianto questa decisione. E’ bastato accendere
il pesante bicilindrico per riassaporare il carisma, la personalità e quella
strana ed indefinibile sensazione alla bocca dello stomaco che le motociclette
moderne stentano a ricreare. Nasce così l’idea di riprodurre quelle emozioni,
le stesse sensazioni ed il medesimo carattere su una base migliore…in sintesi decidono
di costruire una versione moderna dell'XLCR! Basando il loro lavoro sulla Sportster la prima domanda è stata: copiare o reinterpretare? Scartata la prima
ipotesi (troppo facile) si è proceduto con il riprogettare ogni singola
componente estetica perché nel frattempo le motociclette hanno mutato le loro
proporzioni; oggi le sportive sono più basse sul davanti e più corte al
retrotreno. Quindi tenendo bene a mente le linee generali quanto più vicine
possibili allo spirito del modello originario e senza fare l'errore di creare
una copia, hanno ridisegnato ed adattato le proporzioni al telaio delle Sportster
moderne. Volendo mantenere solo gli aspetti positivi della XLCR è stata
riprogettata l’ergonomia in sella con nuove pedane, sterzo, sedile più
sportivo ed alto e cupolino più protettivo. Tutti i particolari della
carrozzeria sono realizzati in carbon-kevlar e montati su silent-block ed il
codino è autoportante. Rispetto al modello originale la posizione in sella è
più piegata in avanti e la postura dietro al cupolino invita ad una guida più
sportiveggiante. In generale il kit permette di ridurre il peso fino a 214
chili e migliora grandemente la ciclistica aggiungendo nuovi ammortizzatori
posteriori più alti, molle anteriori più basse e progressive e freni flottanti più
efficienti. In sintesi la moto acquista maneggevolezza e comodità, pur
aumentando la sportività generale. Il kit prevede diversi step e vari optional
da aggiungere (come per esempio l’impianto di scarico completo due in uno). Su
tutto domina il colore nero e la linea evidentemente ispirata alla XLCR e
ciononostante diversa.
Nessun commento:
Posta un commento