XR
1200 TT
Venerdì
vi ho parlato dell’Harley XR 750 da dirt track; da essa fu derivata una versione da pista con cui nel ’68 e nel ’69 Cal
Rayborn si aggiudicò la 200 miglia di Daytona. Fu l’ultimo pilota a vincere
quella gara con le motociclette prodotte a Milwaukee. Raccontano che le XR 750 TT
erano così pesanti e con impianti frenanti sottodimensionati che Cal sopperiva
alla minore velocità facendo scivolare la ruota anteriore nelle curve. La forcella
era sempre a pacco e le gomme si deformavano al punto che lasciavano tracce di
pneumatici sulla carenatura; era una cosa fisicamente impossibile da fare nel '68 e nel '69 e ciò suscitava
meraviglia e stupore. La vita di Cal fu segnata già a 18 anni da un incidente
in cui riportò un grave trauma alla schiena. Ciononostante riuscì a tornare in
sella ed a vincere, soprattutto in America, gare e campionati su pista ed ovali.
Qualcuno asserisce che era un talento puro al pari di Hailwood e che se si
fosse trasferito nel vecchio continente oggi la storia dei gran premi sarebbe
diversa. Dimostrò di essere molto legato all’Harley-Davidson continuando a
correre con loro anche quando non erano più competitive. Purtroppo perì all’età
di 33 anni al suo primo anno in Suzuki (nel 1973) in un incidente di gara durante
una competizione in Nuova Zelanda. Questa la sua storia che ci riporta ai
giorni nostri grazie ai ragazzi del team del Sussex Shaw Speed & Custom che
hanno lavorato per un anonimo committente su una XR 1200 del 2010 per
trasformarla non in una replica ma nell’evoluzione moderna delle famose XR 750 TT
degli anni ’60. Di per sé le XR moderne sono mezzi sportivi soprattutto se
paragonate alle altre Harkey-Davidson di serie. Il cliente ha dato carta bianca
chiedendo che costruissero una motocicletta unica, più sportiva dell’originale
ed utilizzabile su strada. Partendo dalla base delle XR da trofeo è stata adoperata
la mappatura più spinta, il modulo Pro Tuner ed il filtro aria Screaming Eagle,
i terminali Akrapovic sottopancia (escono sul lato destro della carenatura) completati
con due bocchette provenienti da una BMW X6 (si proprio il crossover bavarese!)
e la trasmissione finale a catena; così kittato il motore eroga circa 100
cavalli reali. La ciclistica è stata aggiornata con una nuova forcella a steli
rovesciati e due monoammortizzatori (più lunghi degli originali) regolabili
Ohlins e pedane arretrate della Free Spirits. I cerchi sono stati sostituiti
con elementi più leggeri ed a razze da 17 pollici della Dymag e pneumatici
Michelin Power Sport da 120/70 davanti e 190/55 dietro. L’impianto frenante è
un mix composto da dischi RSD e pinze Brembo radiali. Per quanto riguarda la
carenatura il team inglese è partito da un componente originale della XR 750 TT di Rayborn,
utilizzata come base di partenza per modellare un vestito completamente nuovo quanto
più aderente possibile al telaio. Realizzata completamente a mano dai ragazzi
di Shaw Speed & Custom, ingloba fari alogeni e frecce multifunzione oltre a
delle telecamere posteriori che trasmettono le immagini su un piccolo schermo
posto sulla piastra di sterzo (ricordatevi che deve poter circolare su strade
aperte al traffico e per legge servono fari e specchietti retrovisori…o come in
questo caso telecamere!). La verniciatura , realizzata da Image Design, è evidentemente
ispirata ai colori ufficiali delle XR 750 TT con cui corse Cal. Ora la storia è
sempre la stessa: quanti di voi hanno sognato un’Harley cosi? Quanti di voi
credono ancora che sia impossibile da realizzare?
Fantastica! Sto comprando una XR 1200. Magari un giorno la trasformo anch'io cosi! Saluti
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