martedì 8 luglio 2014

HARLEY-DAVIDSON STREET 750

FLAT TRACK


Al di là di tutto, parlando della Street 750 e 500 (ma in Italia sarà venduta solo la prima), ritengo che questo nuovo modello di Harley-Davidson abbia un suo perché. E’ una vera entry level, è facile da guidare come tutte le Harley ma a differenza delle sorelle maggiori pesa molto meno, ha una sella bassa, un motore docile ma con buona cavalleria e, cosa non meno importante, potenzialità di customizzazioni elevatissime (come ha dimostrato la casa di Milwaukee all’EICMA quando l’ha presentata accompagnata da tre preparazioni: chopper, sportiva e custom). Le note dolenti sono le finiture davvero approssimative di alcuni elementi ed il sound troppo civile. Ma oltre a ciò mi è venuto un dubbio: non è che per caso l’Harley con la Street voleva creare una buona base per il flat track? Pensateci bene: la cilindrata è quella delle XR 750, il telaio tiene bene ed in fondo le quote ciclistiche non sono poi male ed il raffreddamento a liquido permette preparazioni del motore superiori a quelli raffreddato ad aria. E come un fulmine a ciel sereno, tra speculazioni da bar ed integralisti del big twin classico, arriva una customizzazione proprio della Street 750 per gli ovali. Le notizie sono ancora frammentarie e la moto (in realtà una serie di prototipi) è stata presentata agli X Games di Austin e fatta girare in pista, tra gli altri, dal campione in carica AMA Pro Flat Grand National Brad “THE BULLET” Baker. Ad un primo sguardo del modello di serie è rimasto ben poco se non il motore e parte del telaio. Le sospensioni sono state modificate pesantemente con una forcella a steli rovesciati ed un nuovo forcellone posteriore con capriata in tubi superiore a cui è infulcrato un singolo monoammortizzatore; probabilmente tutta la componentistica sarà regolabile. Anche i cerchi sono stati sostituiti con nuovi elementi in lega (più leggeri), con disegno ad otto razze ad Y ed accoppiati a pneumatici specifici per le corse sugli ovali di terra. Freno anteriore abolito; posteriore più piccolo e con pinza ed asta di reazione modificate. La parte centrale del telaio sembra rimasta quella di serie mentre il telaietto posteriore è stato evidentemente ridotto e modificato per ospitare un codino in pieno stile flat track (corto, alto, monoposto e dalla linea sfuggente). Lo sterzo appare più largo e con un disegno differente rispetto all’originale; montato su riser più lunghi ed inclinati fa il paio con le nuove piastre di sterzo. Le sovrastrutture sono nuove (con evidenti richiami a tutta la produzione attuale e passata della famiglia XR); molti i particolari in carbonio e modificati (come i comandi a pedale e le pedane specifiche per l’utilizzo con stivali da flat track). Bellissime le tabelle porta numero. Probabilmente l’impianto elettrico è stato modificato e semplificato dal momento che molti accessori (luci, frecce, comandi al manubrio, clacson eccetera) non sono necessari per l’uso in pista. Il motore ha ricevuto, ad un primo sguardo, nuovi filtri aria e scarichi alti e gemellati completi della Vance & Hines. Va da se’ che sarà stata modificata la mappatura e probabilmente anche la quantità di cavalli e le curve d’erogazione di coppia e potenza. Rispetto al modello standard la trasmissione finale è a catena ed al posto del radiatore singolo centrale sono stati montati due elementi distinti stretti e lunghi ai lati del telaio (un po’ come sulle moto da crosso per intenderci). E’ possibile ipotizzare che in casa Harley stiano testando anche questo eventuale allestimento per la nuova Street; in fondo se ci pensate bene potrebbe essere un kit da inserire nel corposo catalogo di parti speciali al pari di Storz per la 883 e Sands per le Sportster in generale. Ripensandoci, siete ancora certi che questa Street non sia un’Harley, di quelle giuste?



















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