FLAT TRACK
Al di là di tutto, parlando della Street 750 e 500 (ma in
Italia sarà venduta solo la prima), ritengo che questo nuovo modello di
Harley-Davidson abbia un suo perché. E’ una vera entry level, è facile da
guidare come tutte le Harley ma a differenza delle sorelle maggiori pesa molto
meno, ha una sella bassa, un motore docile ma con buona cavalleria e, cosa non
meno importante, potenzialità di customizzazioni elevatissime (come ha
dimostrato la casa di Milwaukee all’EICMA quando l’ha presentata accompagnata
da tre preparazioni: chopper, sportiva e custom). Le note dolenti sono le
finiture davvero approssimative di alcuni elementi ed il sound troppo civile.
Ma oltre a ciò mi è venuto un dubbio: non è che per caso l’Harley con la Street
voleva creare una buona base per il flat track? Pensateci bene: la cilindrata è
quella delle XR 750, il telaio tiene bene ed in fondo le quote ciclistiche non
sono poi male ed il raffreddamento a liquido permette preparazioni del motore
superiori a quelli raffreddato ad aria. E come un fulmine a ciel sereno, tra
speculazioni da bar ed integralisti del big twin classico, arriva una
customizzazione proprio della Street 750 per gli ovali. Le notizie sono ancora
frammentarie e la moto (in realtà una serie di prototipi) è stata presentata
agli X Games di Austin e fatta girare in pista, tra gli altri, dal campione in
carica AMA Pro Flat Grand National Brad “THE BULLET” Baker. Ad un primo sguardo
del modello di serie è rimasto ben poco se non il motore e parte del telaio. Le
sospensioni sono state modificate pesantemente con una forcella a steli
rovesciati ed un nuovo forcellone posteriore con capriata in tubi superiore a
cui è infulcrato un singolo monoammortizzatore; probabilmente tutta la
componentistica sarà regolabile. Anche i cerchi sono stati sostituiti con
nuovi elementi in lega (più leggeri), con disegno ad otto razze ad Y ed
accoppiati a pneumatici specifici per le corse sugli ovali di terra. Freno
anteriore abolito; posteriore più piccolo e con pinza ed asta di reazione
modificate. La parte centrale del telaio sembra rimasta quella di serie mentre
il telaietto posteriore è stato evidentemente ridotto e modificato per ospitare
un codino in pieno stile flat track (corto, alto, monoposto e dalla linea
sfuggente). Lo sterzo appare più largo e con un disegno differente rispetto all’originale;
montato su riser più lunghi ed inclinati fa il paio con le nuove piastre di
sterzo. Le sovrastrutture sono nuove (con evidenti richiami a tutta la
produzione attuale e passata della famiglia XR); molti i particolari in
carbonio e modificati (come i comandi a pedale e le pedane specifiche per l’utilizzo
con stivali da flat track). Bellissime le tabelle porta numero. Probabilmente l’impianto
elettrico è stato modificato e semplificato dal momento che molti accessori (luci,
frecce, comandi al manubrio, clacson eccetera) non sono necessari per l’uso in
pista. Il motore ha ricevuto, ad un primo sguardo, nuovi filtri aria e scarichi
alti e gemellati completi della Vance & Hines. Va da se’ che sarà stata
modificata la mappatura e probabilmente anche la quantità di cavalli e le curve
d’erogazione di coppia e potenza. Rispetto al modello standard la trasmissione
finale è a catena ed al posto del radiatore singolo centrale sono stati montati
due elementi distinti stretti e lunghi ai lati del telaio (un po’ come sulle
moto da crosso per intenderci). E’ possibile ipotizzare che in casa Harley
stiano testando anche questo eventuale allestimento per la nuova Street; in
fondo se ci pensate bene potrebbe essere un kit da inserire nel corposo
catalogo di parti speciali al pari di Storz per la 883 e Sands per le Sportster
in generale. Ripensandoci, siete ancora certi che questa Street non sia un’Harley,
di quelle giuste?
Nessun commento:
Posta un commento