FLAT TRACK RACING
Ed eccoci ancora qui a parlare di flat track. Ma vi siete mai
chiesti cosa serve per costruirvi una moto da traversi su terra nel proprio
garage? Quale sia la base migliore? Quali telai e quali motori possono
funzionare meglio? E quali sospensioni utilizzare? In sintesi, come facciamo a
creare la nostra flat track? Ebbene nel mio peregrinare nel web e seguendo consigli
e suggerimenti più o meno meritevoli d’essere considerati tali ho capito che
una base coerente e funzionale è sicuramente quella delle enduro e delle cross
monocilindriche (naturalmente tutto dipende dalle vostre possibilità
finanziarie ma oggi vanno per la maggiore le 450 quattro tempi); per il resto
un avantreno prelevato da una sportiva (vanno bene per iniziare anche quelli
delle piccole 125 ma solo se ritarati per bene), un retrotreno più basso e due ruote da 19 pollici con pneumatici specifici rendono la cosa
davvero fattibile. Però esistono personaggi nel mondo delle competizioni del
flat che a volte si spingono davvero oltre e mixano pezzi e motori non
convenzionali. Prendete l’ex pilota
americano John Roeder; voleva una moto da flat differente e divertente e
possibilmente vincente. E così ha costruito la sua personale moto da flat
intorno ad una mostruosa Honda CR 500 del 1986! Si avete capito bene, una Honda
monocilindrica a due tempi, con tutta la cavalleria e la cattiveria del caso.
Mantenuta la parte centrale del telaio, come da prassi è stata modificata la
porzione posteriore per montare codino e sella più bassi, pedane porta numero e
serbatoio ridotto. Da una Suzuki DR350 sono stati prelevati forcellone (con
ammortizzatore centrale orizzontale proveniente da una Hot Rod V8), pedane e
freno posteriore; forcella anteriore di una Yamaha FZR600 e radiatori di un’Aprilia
RS125. Molti particolari sono stati presi dalla Ducati 916 personale di Roeder.
Dovendo correre solo in pista sono stati eliminati il freno anteriore e le
ruote (sostituite da elementi da 19 polici con pneumatici Dunlop specifici).
Curiosamente anche qui come nel caso della Husqvarna di David una ruota è in
lega (anteriore) e l’altra a raggi. La marmitta ad espansione è stata
modificata per passare sotto il motore per non intralciare i movimenti del
pilota; oltre a ciò è stato aggiunto un filtro aria più performante. Che dire
non si vive di soli quattro tempi è ovvio ma sicuramente una CR 500 è eccessiva
per iniziare; però se provaste a giocare con il telaio ed il motore di un’Aprilia
RX 125 e vi trapiantaste la forcella di una RS? Non sarebbe una buona base?
Nessun commento:
Posta un commento