LORENZO VOLA SULLA DUCATI GP17
Chiuso
il mondiale le tute colorate di molti piloti si sono dipinte di nero per i
primi test IRTA per studiare le basi tecniche per l’anno nuovo. Ducati è scesa
in pista con Dovizioso e Lorenzo sfruttando parecchio materiale del 2016 e
alcune varianti della nuova moto, in attesa di definire in ogni dettaglio la
nuova GP17.
Se infatti il motore è il punto di forza della GP16 da cui partire,
la capacità di far girare la moto a centro curva è il tallone d’Achille intorno
a cui Dall’Igna ha lavorato per garantire una motocicletta ancora più
competitiva. In Ducati non nascondono che l’ingaggio del pilota spagnolo è uno
dei pezzi di un puzzle più grande che ha come scopo ultimo la conquista del
mondiale. E se il mondiale 2016 si è concluso con risultati sotto le
aspettative (soprattutto a causa della sfortuna e per qualche problema tecnico),
la stagione è iniziata con l’incoraggiante terzo tempo di Lorenzo nel primo
giorno di test in sella alla Ducati. A causa dei nuovi regolamenti che
permetteranno un solo sviluppo aerodinamico a carene e parafango, la
motocicletta utilizzata non è quella definitiva quanto piuttosto un ibrido per
poter fare precisi paragoni di ciclistica tra il vecchio e il nuovo telaio;
ecco perché sono ancora presenti le appendici aerodinamiche (vietate dal 2017).
Lorenzo ha fermato il crono a 1’31”052 (terzo tempo) dimostrando di essersi
adattato velocemente alla nuova moto (per fare un paragone, il suo ex compagno
di squadra Rossi, al debutto sulla Ducati chiuse i test con il quindicesimo
tempo). Evidentemente sia Lorenzo che la Ducati dovranno adattarsi l’uno
all’altra smussando gli spigoli più caratteristici di entrambi e trovando il
giusto compromesso dal momento che il maiorchino ha sempre guidato la Yamaha
(moto ben diversa per impostazione tecnica e carattere rispetto alla rossa di
Borgo Panigale) e Ducati, sapendo d’avere un pluricampione del mondo alla
guida, assecondando le necessità di Jorge (che ha già percorso ben 60 giri).
Dall’altra parte del box Dovizioso si è alternato alla guida delle versioni
2016 e 2017 (anche prive delle appendici aerodinamiche) completando 54 giri e
chiudendo al quinto posto con il tempo di 1’31”131. “Questi due giorni di test
sono molto importanti per noi, perché sono gli ultimi che possiamo effettuare
fino ai test IRTA di fine gennaio 2017 a Sepang – ha dichiarato Andrea – e
quindi stiamo facendo tutte le prove necessarie per definire i dettagli della
moto del prossimo anno. La giornata di oggi è andata bene e abbiamo fatto
alcune uscite con la moto 2016, sia con che senza ali, per poi passare alla
moto nuova, che si è rivelata subito molto competitiva, visto che siamo
riusciti a ripetere praticamente gli stessi tempi. Speriamo che il meteo tenga,
così potremo portare avanti il nostro programma di lavoro”.
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