Norton
ha costruito mono e bicilindrici; nella sua storia sportiva e di serie appare
anche una motocicletta equipaggiata con un propulsore Wankel. Ma un quattro
cilindri non si era mai visto, ad eccezione della SG1, prototipo utilizzato per
il TT nel biennio 2012/13 motorizzato dal quattro cilindri dell’Aprilia RSV4
montato su un telaio Spondon.
Oggi possiamo affermare che la prima Norton a
quattro cilindri di serie interamente progettata dal costruttore inglese esiste
ed è pronta per essere venduta al pubblico. V4 con bancate a 72 gradi, 1.200
centimetri cubici, oltre 200 cavalli di potenza a 12.500 giri (210 con lo
scarico in titanio) e oltre 130 Nanometri di coppia massima a 10.000 con
funzione portante, sistema d’iniezione avanzato e ride by wire che controlla in
modo distinto la bancata anteriore e quella posteriore, valvole d’aspirazione
in titanio, cambio a sei rapporti con quickshifter attivo anche in scalata,
anti impennamento, controllo di trazione e di partenza, tre mappe motore (Road,
Sport, Pro-Race), piattaforma Inerziale a sei assi della Bosch e sistema d’acquisizione
dati. Il tutto incastonato in una ciclistica raffinata che in Norton chiamano a
“doppia canna di fucile” in quanto formato da un traliccio in tubi d’alluminio
lucidato (quello per la SS è realizzato a mano mentre quello per la RR è
pressofuso) con cannotto e perno del forcellone regolabili e sviluppato
direttamente dall’esperienza agonistica sul circuito del TT fatta con la SG5
giunta settima nella categoria SuperbikeTT ad oltre 131 miglia orarie di media
nel 2016. Per quanto riguarda le sospensioni si è puntato su elementi Ohlins pluriregolabili
con forcella NIX30 e mono TTXGP ancorato con dei leveraggi ad un forcellone d’alluminio
ricavato dal pieno. Cerchi d’alluminio forgiati OZ per la RR (BST in carbonio
per la SS) e comparto freni della Brembo con doppi dischi anteriori flottanti da
330 millimetri (posteriore da 245) e pinze monoblocco radiali. Pregevoli anche
le sovrastrutture con un tripudio di carbonio per carenatura, codino e
serbatoio (quest’ultimo ha una capacità di 18 litri, è rinforzato con il kevlar
e si sviluppa sotto la sella esattamente come nelle MotoGP), display da sette
pollici multifunzione, sistema d’accensione senza chiave e sistema d’illuminazione
a LED (già perché ricordatevi che questa è una superbike targata!). Ed ora la
nota dolente: della più esclusiva SS saranno prodotti solo 200 esemplati (già
tutti venduti) mentre della RR ne saranno approntati 250. La domanda è: quanto
pensiate che costino queste esclusivissime (ed in serie limitata) Norton
sviluppate direttamente dai modelli da gara (soprattutto ricordando i listini
di altre supersportive italiane e giapponesi)? Ve lo diciamo noi: per una SS
servirebbero 44.000 sterline (ma sono già sold out) mentre per la RR ne
basteranno 28.000 mila (circa 33.000 euro) e sono ancora disponibili sia nella
versione Carbon che Chrome (optional). Premesso che i primi esemplari erano
praticamente delle RSV4 modificate e con telaio special ma che strada facendo
la sportiva Norton è diventata una vera e propria motocicletta made in UK, vi
rifacciamo la domanda: siete sicuri che una moto strettamente derivata dai
prototipi da gara debba costare davvero cifre iperboliche?
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