La
frase che si sentiva dire più spesso a tutti gli avventori dello stand Honda di
fronte all’X-ADV era “Ma è uno scooter o una motocicletta?”. Già perché la
forma sembrerebbe quella di un commuter cittadino monomarcia ma guardandolo più
da vicino si scopre una forcella con doppie piastre e ruota da 17 pollici come
su una normale motocicletta, pedane supplementari zigrinate da off road, doppi dischi
freno anteriori da 310 millimetri con ABS e pinze radiali, paracolpi tubolari
lungo tutto lo scudo anteriore.
Poi un altro sguardo e si scoprono deflettori anteriori
per proteggere dall’aria esattamente come su un normale scooter, un vano
sottosella da 21 litri con tanto di presa da 12 Volt, pedana centrale (divisa
da un tunnel) con un largo appoggio per i piedi, sella ampia e comoda (posta a
820 millimetri da terra ma esiste anche la variante con 30 millimetri in meno).
Ma allora è uno scooter o una motocicletta? Proviamo a rispondere. L’X-ADV
deriva sostanzialmente dall’Integra 750, uno scooter pensato come una
motocicletta, e ne eredita buona parte della componentistica pur rimanendo un
prodotto a se stante. Ecco quindi il telaio a diamante in tubi d’acciaio, la
forcella da 41 e il bicilindrico di 745 centimetri cubici da 55 cavalli (68
Nanometri di coppia massima) accoppiato al cambio sequenziale DCT a 6 rapporti.
Poi però arrivano le novità come le sospensioni a elevata escursione (154
millimetri davanti e 150 dietro), la posizione in sella rialzata (e le pedane
extra permettono di guidarla anche in piedi con una posizione quasi
fuoristradistica…testata personalmente!), il manubrio biconico in alluminio, i
cerchi a raggi in grado d’ospitare pneumatici tubeless (anche con battistrada
da fuoristrada), le varie protezioni paracolpi, i paramani simili a quelli dell’Africa
Twin, i faretti supplementari e le linee e le grafiche ispirate al mondo off
road di Honda. Poi troviamo chicche ritenute piacevoli sia su una moto che su
uno scooter come la Smart Key (rimane in tasca ed elimina la necessità di
utilizzare una chiave per l'accensione), l’interruttore principale (tramite cui
è possibile accendere il quadro strumenti e comandare accensione, bloccasterzo
e l’apertura del tappo serbatoio e della sella), il quadro strumenti (che
mostra tutte le informazioni utili intorno a un grande tachimetro digitale
centrale e un tachigrafo circolare) e il parabrezza regolabile su cinque
posizioni per una protezione supplementare dalle intemperie e dal vento. E
infine il peso prossimo ai 240 chili in ordine di marcia e con il serbatoio pieno
(13 litri), che con un consumo medio vicino ai 30 chilometri litro garantisce
quasi 400 chilometri d’autonomia. E si ritorna alla domanda iniziale: l’X-ADV è
uno scooter o una motocicletta? Potremmo rispondere con le parole della Honda
che dichiara che “combina lo spirito adventure da crossover con le prestazioni
elevate, la praticità e il comfort per il commuting urbano o i viaggi del
weekend”. A noi più semplicemente piace pensare che, anche questa volta, Honda
ha creato un mezzo (ed un segmento) che prima non esistevano. E non stentiamo a
credere che possa essere paragonato alla nascita dei SUV nel mondo delle
quattro ruote, per praticità, comfort e capacità d’affrontare con la medesima
disinvoltura le buche cittadine come i dossi di una strada sterrata che porta
alla casa in campagna o direttamente sulla spiaggia.
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