mercoledì 15 marzo 2017

MASH FAMILY SIDE

L’EMOZIONE VECCHIO STILE
Tre ruote, tre posti e un monocilidrico raffreddato ad aria per riscoprire sensazioni perdute in sella a un sidecar dal sapore vintage. Ecco la sintesi della nuova Mash Family Side, l’ultima proposta del costruttore transalpino che con un’azzeccata serie di modelli relativamente poco costosi ha riscosso un notevole successo commerciale.
Il segreto sta tutto nella formula che vuole un mezzo semplice, dal sapore vintage, con pesi dimensioni e potenze per nulla imbarazzanti e con meccaniche basiche e affidabili che nel caso in specie coprono cilindrate da 125 a 400cc montati su scrambler, cafè racer, sportiva semicarenata, enduro e sidecar. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico nulla è stato modificato rispetto alla produzione attuale: telaio monotubo in acciaio con culla inferiore sdoppiata, forcella da 41 millimetri, doppio ammortizzatore posteriore regolabile (più un terzo elemento sul sidecar), ammortizzatore di sterzo Fast Ace regolabile e pneumatici rispettivamente da 100/90-19 all’anteriore e sul carrozzino e da 130/70-18 al posteriore. I freni sono stati adeguati sia alla nuova configurazione che al peso (salito a 230 chili a secco) e si compongono di un disco posteriore da 240 millimetri (in luogo del tamburo degli altri modelli) e di un disco anteriore identico a quello montato sul sidecar di 280 millimetri. Per quanto riguarda il propulsore data la tipologia di veicolo, il peso e l’utilizzo cui sarà sottoposto (il Family Car è omologato per tre persone più i relativi bagagli) si è optato per il monocilindrico raffreddato ad aria di 397 centimetri cubici (il più grande al momento disponibile in Mash) certificato Euro 4, con distribuzione a quattro valvole in testa, carter secco, iniezione elettronica e cambio a cinque rapporti (più retromarcia) in grado d’erogare 27,6 cavalli a 7.000 giri al minuto e 3,05 chilogrammetri di coppia massima a 5.500 giri. Il serbatoio da 13 litri e il carattere parsimonioso del motore garantiscono lunghe percorrenze tra un pieno e l’altro. Ma l’aspetto che colpisce maggiormente il possibile acquirente di questo modello è il vano portabagagli con serratura a chiave posizionato dietro il seggiolino del sidecar e l’aspetto vintage sottolineato dalla colorazione verde irlandese accoppiata al marrone della pelle di sedili e manopole e ai particolari cromati. Disponibile da maggio con due certezze: il prezzo sotto i 9.000 euro (almeno in Francia) e la guida particolare che chiunque abbia condotto un sidecar conosce perfettamente.


















3 commenti:

  1. Scusate la domanda da ignorante, ma sul sidecar si può andare in 3, o come mi è stato comunicato, è omologata solo per conducente e passeggero nella carrozzetta?

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