giovedì 18 gennaio 2018

Honda in miniatura

Riproduzioni in scala 1/8 delle più iconiche Honda del passato e del presente, comprese le MotoGP…e si possono guidare!
I giapponesi, si sa, hanno la mania di rimpicciolire ogni cosa: i bonsai, i circuiti elettronici degli anni ’70 e ’80, le case, i modellini di auto e moto…se potessero miniaturizzerebbero anche le persone! E se a volte tutto ciò può apparire quantomeno bislacco agli occhi di un occidentale, le opere che vi vogliamo presentare oggi in questo post saranno sicuramente apprezzate anche dai motociclisti del vecchio e del nuovo mondo.
Si tratta di mini moto in scala 1/8 che riproducono fedelmente modelli originali Honda del passato e del presente, compresi alcuni prototipi da corsa e motociclette di serie in edizione limitatissima come la NR a pistoni ovali. La base, uguale per tutte, è quella di una mini bike realizzata dalla società giapponese Delta Enterprise fortemente legata a Daijiro Kato. Il compianto pilota nipponico sognava di poter trasmettere ai giovanissimi il piacere delle competizioni in moto. Per questo motivo la Delta Enterprise ha realizzato una mini bike da corsa, il cui modello più estremo è denominato giust’appunto 74 Daijiro, che sfrutta un telaio in alluminio pressofuso simile a quello di un CBR con culla inferiore, telaietto posteriore smontabile, forcellone bibraccio con capriata superiore, freni a disco e pneumatici Bridgestone Racing V-Trax R01 Slick su cerchi da sei pollici in lega. Tecnicamente il propulsore è un monocilindrico a due tempi di circa 50 centimetri cubici raffreddato ad aria e dotato di variatore automatico. Il tutto viene “vestito” con una perfetta replica per forme e colori, della Honda da Gran Premio usata da Kato. Su questa base sono state realizzate copie fedelissime fin nei più piccoli dettagli di alcune tra le più iconiche motociclette della Honda: RC143 del ’61, RCB1000 del ’76, NR500 del ’79, NSR500 dell’89, NSR250R del ’91, il prototipo della NR dell’89, la CBR1000RR del 2008, la VFR800 della polizia del 1998, la GL1800 del 2001 e l’RC212V del 2007. Sulla base comune, variando alcuni elementi come le sovrastrutture (carene e serbatoi), il telaietto posteriore (in tubi o in profilati), le selle perfette anche nelle cuciture, gli scarichi e le sospensioni (compreso il forcellone e la posizione interna o esterna delle molle sulla forcella anteriore come nel caso della RC143) si sono ottenute delle vere e proprie repliche in miniatura in cui la maggiore difficoltà è stata quella di rispettare le proporzioni del modello originale mantenendo inalterati alcuni elementi non modificabili come il telaio principale e la grandezza di cerchi e ruote. Detto ciò, queste repliche colpiscono per l’accuratezza storica e l’attenzione con cui sono state realizzate e seppure prive di marcia (e di 7/8 di materiale) non sfigurerebbero, ne siamo certi, nei nostri garage o addirittura nei salotti dei più audaci malati di motociclismo.     




















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