martedì 6 giugno 2017

MOTOMONDIALE: LO STRANO CASO DEL TEAM HONDA REPSOL

Allarme rosso in casa Honda che con i piloti ufficiali a pari punti che chiudono la top five, o trova una soluzione tecnica o deve dire addio ai sogni mondiali.

Curiosa situazione quella del team ufficiale Honda Repsol con entrambi i piloti a pari punti (68) e con una vittoria e due ritiri a testa e con Marquez che precede Pedrosa in classifica mondiale nonostante quest’ultimo sia salito sul podio una volta in più rispetto al compagno di squadra. L’analisi nuda e cruda della classifica dice che i due piloti Honda sono quelli che hanno sbagliato di più tra i cinque big che si stanno giocando il mondiale (sia Dani che Marc hanno collezionato due ritiri a testa mentre Rossi, Dovizioso e Vinale sono fermi uno).
Questo comporta che nonostante abbiano segnato risultati migliori rispetto a Valentino (che in un’occasione è giunto decimo) in classifica generale si trovino alle spalle dell’italiano distanziati di sette punti e incalzati dal “privato” Zarco a sole quattro lunghezze dai due spagnoli. E’ evidente che il pacchetto tecnico non sta funzionando come avrebbe dovuto e la mancanza di grip soprattutto all’anteriore, sta creando non pochi problemi. Per fare un paragone nel 2016 dopo sei gare, Maruqez aveva collezionato cinque podi di cui tre vittorie e Pedrosa si era ritirato una sola volta. La gara del Mugello è emblematica dal momento che pur non essendo una pista favorevole alla Honda, ha mostrato come la moto giapponese abbia dovuto usare pneumatici con mescola media al posto di quella dura per poter concludere la gara; il risultato è stato che entrambi i piloti hanno accusato grosse perdite di grip (soprattutto in curva) che hanno portato Marquez a chiudere in sesta posizione e Pedrosa a ritirarsi dopo essere scivolato e aver centrato l’incolpevole Crutchlow. I piloti Repsol non sono per nulla tagliati fuori dal mondiale (si trovano a -37 dal capoclassifica Vinales) ma serve costanza nei risultati e qualche vittoria per poter azzerare il gap e giocarsi il titolo. Stesso discorso per quanto riguarda il campionato costruttori dove Honda occupa la seconda posizione (dietro Yamaha) con un vantaggio di appena otto punti sulla Ducati. “Ho iniziato la gara forte perché sapevo che i primi giri sarebbero stati importanti – ha dichiarato Marc Marquez –. All'inizio ero in grado di farlo, ma dopo un po’ ho iniziato ad avere problemi con il pneumatico anteriore in curva, e sono stato raggiunto sul rettilineo dagli altri. Abbiamo scelto la specifica media all’anteriore perché sapevamo che con l'opzione dura, con cui mi sentivo meglio, non avremmo finito la gara. Con il battistrada asimmetrico la specifica media era difficoltosa sul lato destro rispetto alla gomma dura, e il Mugello ha molte curve a destra. A un certo punto ho iniziato a faticare troppo nelle curve, così ho deciso di rimanere lì e non rischiare di cadere. La situazione ci ha permesso di finire sesti. Questo è un campionato up-and-down, quindi dobbiamo continuare a lavorare sodo e cercare di migliorare”. Protagonista di un contatto con il compagno di marca Crutchlow, Dani Pedrosa spiega i problemi che ha avuto in gara: “abbiamo lottato con la mancanza di grip dall'inizio del weekend, e in gara era anche peggio. Non ho sentito grip fin dall'inizio, sia davanti che dietro, e sono stato superato da molti piloti senza poter reagire. La moto si scuoteva molto anche sul rettilineo, e in fondo non ero in grado di gestirla. E' stata una gara lunga. In definitiva sono caduto all'ultimo giro nel tentativo di superare Calche è caduto con me. Mi dispiace per questo, perché non è bello quando si commette un errore e qualcun altro paga per questo. Per fortuna, siamo entrambi a posto dopo l'incidente e guardiamo avanti alla prossima gara. Speriamo di avere un feeling migliore in Catalogna“.








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