giovedì 22 giugno 2017

SBK: YAMAHA TRA ALTI E BASSI A MISANO

Entrambi i piloti conquistano buone posizioni (e un podio) ma altrettanti ritiri. Manca ancora la vittoria ma Yamaha comincia a essere costantemente nella top five.



Le performance (e i risultati) altalenanti dei due piloti Yamaha sono frutto in parte della sfortuna e in parte della R1 che non sembra essere ancora all’altezza di Kawasaki e Ducati. La riprova sono i podi conquistati (nelle ultime tre gare Lowes ne ha portati a casa due) ma l’assenza di vittorie. E quando sembra che il risultato grosso sia alla portata del Team Pata Yamaha la sfortuna si accanisce sotto forma di problemi tecnici avulsi alla moto (leggasi pneumatico posteriore distrutto di Van Der Mark quando era in lotta per la vittoria in gara uno a Misano).
Il primo round sul circuito italiano poteva regalare infatti il primo doppio podio (con vittoria) della stagione ma al quindicesimo giro l’olandese ha accusato un problema al pneumatico posteriore che lo ha costretto al ritiro mentre era primo. Il compagno di squadra ha approfittato della doppia caduta di Davies e Rea ed è giunto alle spalle di Sykes (vincitore). Gara due è stata segnata dalla rimonta di entrambi i piloti che si sono fati strada nel gruppo degli inseguitori a suon di sorpassi. Lowes si è dovuto ritirare dopo una caduta durante il dodicesimo giro mentre Van Der Mark, memore del problema del sabato, si è dovuto accontentare del quarto posto a causa delle vibrazioni del pneumatico posteriore nel finale di gara. Al momento il britannico si trova in quinta posizione nella classifica generale con 141 punti a 22 lunghezze da Melandri, mentre il compagno lo insegue a quota 115. “Il fine settimana era iniziato veramente male per me con tre stop già dal venerdì – ha dichiarato Lowese poco feeling con l’anteriore. In gara uno ho fatto una partenza decente e ho notato che gli altri faticando e sono riuscito a mantenere un ritmo costante. il mio compagno di squadra ha fatto un lavoro fantastico per tutto il weekend, l'incidente non è dipeso da lui e si meritava molto di più da questo round. E’ bello essere sul podio ed è bello vedere i frutti del nostro duro lavoro. Anche senza gli errori di chi era davanti, eravamo relativamente vicini al gruppo di testa. In gara due non ho avuto una buona partenza ma anche quando Michael mi ha passato sentivo che avevo un ritmo migliore del suo e quando mi ha risuperato ero in grado di stare con lui. Per tutto il weekend è stato più veloce di me, quindi sentivo che avevamo fatto un buon lavoro per migliorare il nostro ritmo. Domenica era facile sbagliare ma non sò cosa sia successo ed è un peccato perché ho perso l'occasione portare a casa altri punti. Nel complesso è stato un fine settimana promettente e anche se p stato duro abbiamo imparato molto e non vedo l'ora d’essere a Laguna!". Queste le dichiarazioni dello sfortunato Van Der Mark dove racconta anche il problema accadutogli in gara uno: "con un piccolo cambiamento sulla geometria della moto fatto il sabato mattina mi sono sentito veramente bene fin dall'inizio! Ho migliorato il mio ritmo e sono stato davvero felice. In gara uno ero secondo già dal primo giro quello dopo avevo già superato Jonathan Rea. Ho impostato il mio passo che non era veloce come mi aspettavo, ma era abbastanza buono per rimanere davanti. Verso la fine, facevo gli stessi tempi e Jonathan stava iniziando a chiudere il gap. Poi senza motivo ho perso il posteriore in una curva veramente veloce. Non so cosa sia successo, ma di sicuro non è stata colpa mia. In gara due la partenza non è stata perfetta, ma uno alla volta ho superato un paio di piloti. Ero dietro ad Alex e ho faticato a fare il mio ritmo. Quando ho superato Alex e Eugene ho cercato di chiudere il gap con chi mi stava davanti ma verso la fine ho avuto un altro problema con la gomma posteriore. E’ un peccato ma c’è di buono che abbiamo ottenuto dei punti. La cosa migliore del fine settimana sono stati i giri in testa nella gara di sabato. Non possiamo cambiare nulla, quindi dovremo prendere gli aspetti positivi e non vedo l'ora d’arrivare a Laguna Seca!".









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