mercoledì 3 maggio 2017

SUPERBIKE ASSEN

YAMAHA IN CHIARO SCURO
Come definire il week end olandese della Yamaha in Superbike? Difficile dirlo perché se in gara 1 i due portacolori della casa dei tre diapason si sono ritirati (non prima di esseri toccati nelle prime fasi della corsa), in gara 2 hanno tagliato il traguardo in quarta e quinta posizione raccogliendo punti importanti per la classifica con Lowes quinto e Van Der Mark sesto divisi da sei punti.
Rimangono i problemi di sempre che costringono i piloti a rischiare soprattutto nelle fasi finali della corsa. In più se da un lato Michael (di cui non si discute il talento) è al suo primo anno in sella alla R1 con tutti i pro e contro del caso, Alex è già alla sua seconda stagione e gli errori (e le cadute) accumulate ad Assen non possono essere mitigati dal quinto posto in gara 2. In sintesi non si tratta più, come l’anno passato, di puntare al singolo exploit ma di trovare un passo costante per la gara che permetta ad entrambi i piloti di lottare per il podio a prescindere dal “vantaggio” della griglia invertita. Queste le parole del pilota di casa Michael Van Der Mark: “nelle prove libere avevo un buon ritmo e avevo un buon feeling con la moto. In gara 1 il ritmo non era da podio, e ho faticato un po’ in partenza. Alla prima curva ero tra Alex e Nicky e sono andato dritto fuori pista. Purtroppo dal primo giro faticavo negli ingressi e nelle uscite in curva e nella fretta di riisalire le posizioni ho perso il posteriore e fatto un highside. In gara 2 ho fatto quello che potevo ed ero contento del mio passo di gara. Stavo chiudendo il gap da Davies, ma ho avuto un paio di momenti di paura nei punti più veloci della pista dove ero più forte perchè il vento era cambiato e la moto forse era sbilanciata un pò troppo al posteriore. La moto oscillava e dopo la caduta di sabato e ho deciso di fare la mia gara anche perché il gap da chi mi seguiva era molto. Gli ultimi quattro o cinque giri ho avuto molto dolore al braccio. I medici hanno fatto un grande lavoro e se avessero detto che avrei chiuso in quarta posizione prima della gara, sarei stato sorpreso". Alex Lowes ha patito le cadute durante le prove libere che hanno compromesso il lavoro di set up sulla sua R1, come ha dichiarato a fine gara: “nel fine settimana abbiamo lottato per settare la moto, e per gara 1 abbiamo fatto un grande cambiamento con cui abbiamo ottenuto più aspetti positivi che negativi. Purtroppo il punto negativo è che abbiamo avuto una maggiore usura degli pneumatici di quanto ci aspettassimo. Non ho avuto avvisaglie fino a quando sono caduto! Per gara 2 partivo quindicesimo e volevo impostare un passo consistente. Abbiamo apportato alcune modifiche e sebbene non fossi ancora completamente soddisfatto del setup, sentivo la moto un po’ meglio. Arrivare quinto dal quindicesimo posto sulla griglia è fantastico. il duro lavoro che la squadra ha fatto in questo fine settimana è semplicemente incredibile. Non vedo l'ora di andare a Imola per fare un risultato ancora migliore".















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