LA RUOTA A
RAGGI (don’t try this at home)
Sulle motociclette a differenza delle automobili, i singoli
componenti e gli accessori aftermarket acquistano un significato solo se
apportano un reale beneficio. Le ruote per esempio a seconda dell’utilizzo ed a
parità di misure possono essere differenti per materiali e progettazione in
base al modello su cui verranno installate. Personalmente trovo che le ruote a
raggi abbiano un fascino tutto particolare e su alcune motociclette sono anche
funzionali (le enduro e le cross per esempio). Ma come si assemblano e come si
manutenzionano?
COMPOSIZIONE
La ruota a raggi (d’acciaio o d’alluminio) è composta dal
cerchio, dal mozzo, dai raggi e dai relativi nippli (uno per raggio); possono
essere cromate, zincate o anodizzate.
PULIZIA
Sulla pulizia esistono varie scuole di pensiero a seconda
del materiale delle ruote; su tutto va detto che mai e poi mai bisogna
scartavetrare gli elementi; è preferibile un po’ di petrolio bianco passato con
il pennello o uno sgrassatore per piatti a spruzzo; in entrambi i casi è
necessario asciugare bene tutto alla fine.
MANUTENZIONE
Buona norma è controllare la tensione ed eventualmente
regolare i singoli raggi. In teoria la ruota dovrebbe essere smontata e messa
su un centra ruote ma in alternativa potete mettere la motocicletta sul
cavalletto centrale, lasciare la ruota libera di girare e picchiettare
leggermente i singoli raggi: se sono tutti tesi allo stesso modo faranno il
medesimo suono, altrimenti dovranno essere tirati o allentati con la chiave
apposita.
MONTAGGIO
Se siete amanti del fai da te e volete assemblare da soli
una ruota a raggi il discorso è più complesso e sicuramente vi servirà un
centra ruote per centrare e bilanciare il tutto ed una buona dose di pazienza.
Se state sistemando una vecchia ruota fate tante foto prima di smontarla e
segnate la direzione del cerchio dal momento che i fori hanno una doppia direzione
e seguono l’inclinazione dei raggi (fateci caso!). Sappiate altresì che possono
esistere per la stessa ruota (soprattutto per le più vintage) diverse misure di
raggi quindi segnateli e raggruppateli a seconda della lunghezza. Coricato il
cerchio, dal momento che conviene sempre partire da uno dei due lati, si
agganciano i primi raggi con i nippli (senza stringere) seguendo la loro posizione
con un riferimento fotografico; consiglio di “tappare” i fori che non
serviranno nell’immediato con del nastro da carrozziere. Il primo raggio
posizionato è il più importante perché sarà usato come riferimento per gli
altri (generalmente l’incrocio dei raggi è uno ogni quattro fori ma conviene
sempre seguire le foto di ragguaglio dal momento che esistono vari modelli di
ruote e relativi incroci dei raggi). Si prosegue con il lato opposto del
cerchio ed infine, montata la prima serie di raggi, si fa ruotare il mozzo per
dare una bozza di centratura con il cerchio. Finito questo passaggio
fondamentale basterà ripetere l’operazione per i raggi successivi controllando
sempre l’alternanza rispetto a quelli già posizionati e rispettando l’inclinazione
dei fori sul cerchio. Una volta montati tutti i raggi si potrà cominciare a
stringere i nippli (non troppo ed alternando raggi opposti) per passare alla fase
successiva della centratura. Appoggiata la ruota sul centra ruote si agisce sui
due assi: verticale ed orizzontale. Facendo girare il cerchio sul centra ruota
si coprono i bordi con nastro da carrozziere e si posiziona un pennarello sulla
spalla del cerchione; il pennarello deve essere accostato al cerchio
sfiorandolo, non toccandolo. Quando il cerchio gira il pennarello lascerà un
segno nei punti in cui, rispetto all’asse verticale, la ruota risulterà
disassata. Trovati questi punti si dovrà tirare ed allentare i raggi sia dal
lato del disassamento (tendere) sia da quello opposto (rilasciare).
L’operazione con il pennarello verrà ripetuta su entrambi i lati del cerchio.
Si passerà poi all’asse orizzontale e si segneranno nuovamente i punti in cui
il cerchio risulterà ovalizzato; in questo caso si agirà sempre sui raggi
allentando o tirando solo quelli relativi al punto interessato. Per completare
il controllo dell’assemblaggio basterà “ascoltare” il suono dei raggi: se sono
tutti tesi in modo uguale ed omogeneo risuoneranno allo stesso modo, altrimenti
si dovrà ricontrollare tutto. Finito l’assemblaggio e la centratura (con
relativo bilanciamento) basterà limare i raggi che sporgono all’interno del
canale del cerchio ed applicare la fascia protettiva per evitare che vadano a
“pizzicare” la camera d’aria.
RUOTE A RAGGI MODERNE
Le moderne ruote a raggi possono montare pneumatici tubeless
(cioè privi della camera d’aria) poiche’ montano dei raggi tangenziali al
cerchio e non centrali rispetto al canale (per esempio BMW). Questo comporta che non esistono più
raggi esterni ed interni: vengono tutti posizionati sullo stesso piano ed
inclinati tangenzialmente al cerchio. Altresì se nella
norma le ruote montano da 32 a 36 raggi, esistono cerchi (prevalentemente per
le motociclette custom) con un numero di elementi maggiore; va da se che il
montaggio si complicherà esponenzialmente.
Declino ogni
responsabilità per qualunque danno a cose o persone cagionato da quanto su
descritto.
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