domenica 23 marzo 2014

WRENCHMONKEES LAVERDA SF 750

RESTAURO EVOLUTIVO


Resto sempre perplesso di fronte a certe customizzazioni. Sono dell’idea che taluni modelli dovrebbero essere restaurati piuttosto che modificati. Ma se fossero irrecuperabili? E se chi lo possedeva prima aveva gia’ fatto pasticci? Ecco che allora il bravo preparatore, mantenendo una coerenza con lo stile del mezzo, lo trasforma portandolo a nuova vita. Questa è la storia di una Laverda SF 750 del 1972 prima serie (lo si intuisce dalla batteria di carburatori VHB 30 poi sostituiti nella serie successiva con i PHB 36) malmessa e di poco valore, resuscitata dai ragazzi della crew olandese Wrenchmonkees. Il telaio è stato totalmente restaurato, colorato con una vernice nera lucida ed accorciato nella parte posteriore. Il forcellone posteriore è stato modificato profondamente con l’aggiunta di una capriata di rinforzo superiore in tubi e sostituendo i doppi ammortizzatori originali con una soluzione monoshock ad ammortizzatore singolo prelevato da una Yamaha R6. 


La forcella anteriore della Ceriani è stata accorciata di 30 millimetri ed ha ricevuto molle progressive Wirth mentre le piastre di sterzo sono state pulite e lavorate con finitura opaca. E’ stata mantenuta buona parte della ciclistica e dove si è ritenuto necessario, è stata modificata rispettando lo spirito originario della motocicletta. I cerchi originali (di cui sono stati mantenuti i mozzi ed i relativi tamburi da 230 millimetri) sono stati sostituiti con elementi in alluminio neri da 18 pollici accoppiati a pneumatici Pirelli BT 45 100/90 (davanti) e 130/80 (dietro). Sostituite le pedane, il manubrio e la strumentazione (elemento singolo della Motogadget). Altri accessori sono stati presi direttamente dal catalogo della Wrenchmonkees: parafango anteriore e relative staffe, serbatoio, sella (trapuntata), scatola batteria in alluminio, faro anteriore piccolo, luce posteriore e frecce (a LED). Il motore è rimasto pressoche’ di serie (749cc, 60 cavalli e 190 chilometri orari) ad eccezione dei cornetti d’aspirazione in alluminio, l’accensione elettronica DMC, la bobina Dyna Dubble e lo scarico che da sdoppiato è diventato singolo.



















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