domenica 2 aprile 2017

BMW R75/7 “FLACHKOPF 7” by VTR CUSTOM

UNA VECCHIA BMW PRONTA A DERAPARE
Che le BMW vengano ancora percepite come moto da turismo pesanti e a tratti impacciate nei movimenti a bassa velocità o come navi da deserto la cui capostipite GS è praticamente marchio a se stante, è un dato di fatto. Ma che dalle BMW con motore boxer si possa facilmente ottenere una sportiva o una scrambler o una tracker è altrettanto conclamato.
Ed è divertente osservare come entrambe le affermazioni siano vere e allo stesso tempo contraddittorie tra loro, dal momento che BMW oltre a essersi sdoganata dal concetto di pura moto elitaria da turismo grazie alla serie a quattro cilindri S1000, è anche un’ottima base per special di qualunque genere senza perdere la caratteristica che l’ha resa famosa e immutata da oltre novant’anni: il motore a cilindri contrapposti, ovvero il boxer. Che sia a due o a quattro valvole, montato su un’endurona o su una carenata turistica, la sostanza non cambia: telaio polivalente (con porzione posteriore imbullonata…almeno nei due valvole) e propulsore dotato di generosa coppia garantiscono buona parte del risultato quando si decide di realizzare una special. La differenza, nella moltitudine, la fanno i particolari e l’estro del singolo preparatore che riesce a immaginare qualcosa di unico come nel caso della BMW R75/7 modificata da VTR Custom. La base è sicuramente meno canonica rispetto alla serie boxer degli anni ’80 (quella con i coperchi valvole squadrati per intenderci) ma non per questo meno valida. Acquisita da un anziano motociclista che ha appeso il casco al chiodo, è stata privata del grosso serbatoio di serie in favore di un più esile (e modificato) elemento proveniente da un Kawasaki KH125. Stesso discorso per la porzione posteriore, rivista nel telaietto e completata con una sovrastruttura in classico stile flat track monoposto (la sella è un mix di pelle e camoscio traforato) con tanto di luce a led annegata. Liberata la zona sottosella dall’impianto elettrico (rifatto e semplificato) e dai fianchetti originali, ci si è concentrati sull’anteriore mantenuto volutamente pulito e sgombro per apparire quanto più semplice possibile. Tabella porta numero con fari incorporati, manubrio piatto e largo con gas Tommaselli, interruttori Motogadget (della stessa marca è il piccolo strumento Motoscope nascosto dietro la mascherina), pompa freno Magura e un paio di spie montate direttamente sulla piastra di sterzo. La ciclistica è stata “svecchiata” e modificata per l’eventuale uso su piste interra battuta, con nuovi ammortizzatori posteriori Ohlins regolabili e pneumatici Dunlop specifici. Il propulsore, smontato e revisionato, è stato colorato di nero e preparato con nuovi filtri K&N e impianto di scarico due in due sul lato destro in pieno stile flat. La verniciatura nasce sulla base di un bel bordeaux “spezzato” da fregi argentati e dal gruppo motore/telaio/forcella/cerchi neri. L’hanno battezzata Flachkopf 7 che sostanzialmente è la traduzione in tedesco di “Flat Head” (la loro precedente tracker) con l’aggiunta del numero 7 a indicare la base BMW utilizzata.     










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