STREAMLINER
Ve lo avevo promesso ed ora mantengo la parola data. Qualche
giorno fa vi avevo presentato la BMW carenatissima e da accelerazione di
Sebastien dicendovi che era in fase di preparazione anche una versione
civilizzata per l’uso in strada. Ebbene ecco a voi la Dustbeemer, una BMW R60/5
a passo corto del ’73 evidentemente customizzata. Seb che non gradisce la moda
imperante delle nude e delle brat style ha rifatto ciò che gli riesce meglio:
creare un sogno su due ruote. Le papabili erano tante e meritevoli delle sue
attenzioni (Guzzi Eldorado ed Ambassadro in primis) ma la barra cinque ha
acquisito un senso anche in virtu’ dell’esperienza fatta con la precedente
Sprintbeemer che ha trionfato al
Glemseck 101 in Germania l’anno scorso. Per non perdere l’abitudine alla
velocità il motore è stato immediatamente rimpiazzato con una unità più robusta
e potente proveniente da una R75/5, la scatola del cambio è rimasta quella
originale del barra cinque (con rapporta tura corta al cardano) mentre i collettori
(nuovi) sono stati accoppiati a scarichi Hoske. La ciclistica è stata abbassata
intervenendo sulle forcelle di serie e sostituendo gli ammortizzatori
posteriori (ora più corti); all’anteriore sono comparsi uno sterzo ex Triumph T
120 (americano) e manopole Posh. La sella monoposto ed altri accessori
temporanei dipingono perfettamente lo spirito work in progress della
Dustbeemer. Un particolare curioso è la piccola bussola Hull un accessorio post
bellico alternativo (e più romantico) di un moderno GPS. Ed ora il pezzo forte:
la carenatura prodotta con fibra di vetro da Atelier Chatokhine (specializzato
in motociclette inglesi), riprende le forme delle famose campane da gran premio
degli anni ’50. Curiosamente si è optato per un faro anteriore posto dietro
all’esteso parabrezza. Serbatoio e fianchetti cromati del barra cinque sono
rimasti di serie mentre i parafanghi sono di un barra sei all’anteriore (ex
gendarmeria) ed originale (ma modificato) al retrotreno dove fa bella mostra di
sé un faro con griglia di una Ford del 1933.Pochè questa motocicletta viene
regolarmente usata da Seb per i suoi spostamenti (brevi e lunghi) è stata
dotata di autentiche borse Wixom Ranger che per forma e dimensioni sembrano
adattarsi perfettamente allo stile ed alla linea della Dustbeemer.
Probabilmente non sarà la motocicletta più comoda per i lunghi viaggi e non
sarà neppure la classica BMW turistica ma è sicuramente la moto di Seb che
dimostra ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) come un’idea e mirati
interventi possano dar vita ad una special unica. In fondo, se ci pensate bene,
quanti particolari esotici sono stati utilizzati su questa motocicletta?
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