giovedì 26 giugno 2014

TRIUMPH T140 BONNEVILLE by ATOM BOMB

DIRT & VINTAGE


Immaginate d’avere in garage un motore Triumph Bonneville serie T140 del ’74, cosa ne fareste? Prima che rispondiate sappiate che Clay di Atom Bomb ci ha pensato bene ed è intervenuto pesantemente per creare una special a dir poco unica: vintage e rude come poche. Come premesso la base è il motore di una T140 cui sono stati eliminati i supporti anteriori per spostarlo più avanti possibile dentro il telaio (costruito appositamente). L’intero propulsore è stato revisionato e le testate sono state modificate per mantenere il doppi carburatore (quando la logica vorrebbe che si montasse un monocarburatore su una moto che nasce per le piste sterrate); Burn Stainless ha realizzato l’intero impianto di scarico due in uno progettato Clay. L’avanzamento del motore ha permesso di montare un forcellone home made più lungo di tre pollici e mezzo circa; naturalmente ogni particolare è stato rivisto in quest’ottica (catena, mozzo lavorato, corona e nuovi ammortizzatori). Pur utilizzando le ruote a raggi di serie e pur avendo montato un avantreno Yamaha (Kayaba da 43 millimetri), l’interasse è rimasto invariato e grazie alla lavorazione di fino, solo con il nuovo retrotreno si è risparmiato circa un chilo di peso. Questo progetto ruota intorno alla moto personale di Clay che pur lavorando su chopper rigidi ha voluto rendere omaggio alle cross old style. Oltre ai parafanghi evidentemente modificati secondo lo stile delle off road, il pezzo più interessante è il serbatoio nato sulla base di quello originale della Triumph, tagliato ed accorciato, arrotondato e maggiormente svasato negli incavi per le ginocchia, diventando al contempo più smilzo e funzionale. I pannelli laterali sono stati realizzati a mano direttamente presso la Atom Bomb.Il motore è stato verniciato con un colore nero adatto alle alte temperature mentre il telaio ha ricevuto una finitura nichelata. Parafanghi neri e serbatoio lucidato completano il lavoro di Clay su questa motocicletta. Al di la’ della possibilità di poter avere a disposizione un propulsore originale del 1974 e di poter costruire da soli un telaio per contenerlo, questa special è interessante per due motivi. Il primo è che anche una “vecchietta” può ancora dire la sua se modificata con gusto. E la seconda è che non serve obbligatoriamente un telaio home made ed un motore old style per fare una special di questo tipo. Meditate amici.  


















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