SOTTO IL SEGNO DI STEVE
C’e’ stato un tempo in cui le Triumph erano considerate delle
ottime moto per fare fuoristrada. Toglievi il superfluo, semplificavi
l’impianto elettrico, magari montavi delle gomme più specifiche e partivi per
la gara. In quel periodo l’off road andava per la maggiore, si giravano
documentari in super otto che sarebbero diventati dei must e Steve McQueen
scorazzava su una Triumph con il numero di gara 278. Dirk Oehlerkink di
Kingdton Custom ha voluto rendere omaggio a tutto ciò con un viaggio nella
memoria dei motori preparando una Scrambler che ha chiamato “Il sardo”. Essendo
un ex corridore d’enduro sa' esattamente come e dove intervenire per rendere
più performante (e coerente con lo stile dell’epoca) la bicilindrica inglese.
Innanzitutto è da apprezzare il lavoro di lucidatura (e successiva nichelatura)
del telaio fatto tutto a mano! Il telaietto posteriore è stato modificato per
seguire il nuovo codino con relativa sella; sono stati aggiunti ammortizzatori
YSS ad escursione maggiorata e regolabili. Ogni componente della moto è stato
oggetto di revisione per poter essere ridotto ai minimi, termini dalle frecce
(piccolissime…a proposito le avete viste?) all’impianto elettrico (sostituito
in toto ed integrato con una nuova centralina Motogadget specifica per la
Triumph, più semplice ed egualmente efficace oltre che programmabile nei
parametri relativi alla gestione del motore); tutto ciò ha consentito di
togliere dal modello stock una buona quantità di chili, fermando la bilancia poco sotto i 190
totali. L’avantreno è stato rivisto e tarato specificamente per il nuovo
impiego nel fuoristrada impegnativo; è stato aggiunto un faro Bates con
palpebra superiore forata, un nuovo strumento (unico e più piccolo, montato
direttamente sulla piastra superiore) e modificato l’impianto frenante con
dischi a margherita, nuove pompe e condotti (mixando accessori Yamaha, Nissin
ed LSL). Sempre la LSL ha fornito lo sterzo ed il parafango anteriore alto.
Infine il motore, inalterato nella cilindrata, è stato arricchito di nuovi
filtri K&N accoppiati ad uno scarico Arrow con silenziatori fatti su
misura. La verniciatura, come accennato poco sopra, gioca sul contrasto delle
parti cromate (telaio, comandi pedale, piastra paramotore, sospensioni,
forcellone, cerchi) e degli elementi scuri (sovrastrutture, manubrio, motore).
Per mantenere lo stile da off road dura e pura sono stati montati degli
pneumatici tassellati Mitas E-10 che garantiscono un elevato grip nel
fuoristrada. Si tratta di una realizzazione complessa e probabilmente costosa,
ispirata da un mito del cinema e delle corse su due e quattro ruote (Steve
McQueen appunto), ma ciononostante la propongo perché oltre alla bellezza in se della
motocicletta può sicuramente servire come spunto per ispirare elaborazioni altrettanto tecniche ed estreme su base Scrambler.
P.S. ma quanto è gustosa la gallery con la moto in fase di allestimento sul ponte!
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