lunedì 23 giugno 2014

YAMAHA XVS950 by DEUS EX MACHINA

THE D-BOLT


Noi tutti vogliamo perdere peso, tagliare, andare più veloce e tirare più forte. Ed il D-bolt resta fedele a questa idea di cafè racer muscoloso, stiloso e veloce. Nato sulla base di una moderna Yamaha XV950S, non ha ricevuto limiti di spesa e di interventi più o meno invasivi. Come sempre il serbatoio preferito dal team di Deus è l’accessorio stock delle SR tenuto in sede dalla classica cinghia in cuoio e metallo e la pompa per il carburante montata sul retro; il piccolo strumento Daytona è stato posizionato come da prassi tra il cannotto di sterzo ed il piccolo incavo del  serbatoio. Al retrotreno il telaio è stato modificato tagliando ed aggiungendo un telaietto supplementare per poter montare una sella biposto specifica (e questa si…nuova per lo stile Deus!). La ciclistica è stata modificata abbassando la forcella anteriore, montando nuovi ammortizzatori posteriori Ikon e sostituendo i cerchi stock con nuovi elementi a raggi in lega leggera e pneumatici Avon. La linea della motocicletta è stata alleggerita eliminando tutti i copri cinghia della trasmissione sia sul forcellone che al pignone (sostituiti con nuovi elementi forati e più leggeri in alluminio) ed aggiungendo un tenditore specifico. Entrambi i parafanghi in lega, sono stati modificati, tagliati e ridotti ai minimi termini. Il motore è stato equipaggiato con nuovo filtro aria Ramflow ed impianto di scarico telato due in uno con terminale lucidato a cono e controcono. La posizione di guida mantiene le pedane centrali e due semimanubri Tingate con comandi originali Yamaha; Molto belli gli specchietti in acciaio inox ed i particolari rifiniti in nero. Davvero azzeccata la verniciatura che gioca sul nero del telaio e del blocco motore in contrasto con il blu dei parafanghi e del serbatoio (dove campeggia in bianco la D di Deus). A differenza di altre realizzazioni (per esempio su base Harley-Davidson) dei preparatori australiani, questa volta si è mantenuta una coda più normale e non corta ed un aspetto sicuramente caferizzato secondo il classico canovaccio Deus ma più civile. E ciononostante rimane evidente lo stile che con interventi mirati (quasi chirurgici) imprime l’idea della leggerezza e della velocità su una moto che nasceva come una custom.  
















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