STYLE
Enzo Ferrari soleva dire che non gli interessava che le sue
macchine di Formula Uno fossero belle da vedere; l’importante era che fossero
vincenti. Comprendo appieno questo pensiero e lo condivido. Le auto e le moto
da gara devono per forza di cose essere funzionali e progettate per un unico
scopo: vincere. E non nascondo che proprio certi particolari che appaiono posticci
mi attirano maggiormente rispetto, per esempio, alle carene tirate a lucido con
gli sponsor ben in vista. Ciononostante amo anche oggetti belli e dalle forme
ricercate, sebbene spesso la funzione soggiaccia all’estetica. Eppure esistono
delle rare e meravigliose eccezioni come Lorenzo Buratti, un motociclista, un
freestyler, un cercatore di emozioni, un uomo che ha vissuto le gare dei rally
africani, dell’enduro e del cross. Oggi si diverte con il traverso, e continua
a sognare, viaggiare ed a creare motociclette pazzesche per gli ovali in terra
battuta. Ed oltre a tutto ciò crea anche (tra le altre cose) complementi d’arredo
che noi appassionati di due ruote potremo solo apprezzare. Con la priorità alla
funzione, questi oggetti con discrezione rimandano al mondo delle due ruote. Lorenzo
afferma che “una sedia deve essere comoda prima di tutto, un tavolino deve
avere spazio sufficiente per i libri e i bicchieri, solo in un secondo momento
la presenza di un contachilometri o una marmitta incastonati nel legno vi farà
ricordare che siete a casa di un motociclista.Il legno non sarà perfetto, lo
rifinisco con il flessibile, i pezzi delle moto li trovo ai mercatini quindi
hanno diversi chilometri sulle spalle, a me piace così”. Bando alle ciance
quindi, e godiamoci un po’ di questi oggetti. E se per caso voleste oltre che
ispirarvi, farvi anche un regalo potrete collegarvi sul sito di Lorenzo (http://www.lorenzoburatti.com) e dare
libero sfogo alla vostra passione.
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