“PANZER”
Oggi giorno si vedono molti preparatori o pseudo tali impegnati
in elaborazioni più o meno bizzarre su base BMW. Principalmente i clienti
chiedono trasformazioni che puntino su un look da scrambler o da enduro
ruspante ma alla fine sono pochi i customizer in grado di creare delle
motociclette davvero equilibrate e minimaliste. La storia di questa barra 6 è
molto simile a quella di tante altre BMW che in questo periodo vengono smontate
e poi rimontate con poco gusto e tanta approssimazione. L’unica differenza in
questo caso, è che il cliente aveva un motore e pochi altre parti ma mancava il
“collante” per donare un’anima a tutto quel ferro. Così questo team di giovani
customizer ha accettato la sfida ed ha creato il “Panzer”. Essendosi dedicati
principalmente su Yamaha, Ducati, Triumph e Kawasaki questa era la prima BMW su
cui mettevano le loro mani e con non poche ritrosie; ciononostante il risultato
pulito, lineare e particolare rende merito al lavoro di questi ragazzi.
L’aspetto generale è più basso rispetto all'originale. Il telaio è stato completamente
ricostruito con tubi dal diametro più grande per aumentarne la rigidezza e per
donare un aspetto più uniforme e robusto. Le sospensioni sono state modificate
ed accorciate per abbassare la linea generale (gli ammortizzatori posteriori
sono stati sostituiti con elementi Bitubo). Le ruote sono diventate elemento
centrale nell’estetica della moto: i nuovi cerchi a raggi in alluminio e le
gomme Firestone AMS catalizzano l’attenzione dell’osservatore. Un appunto:
poiché la ruota posteriore risultava troppo disassata rispetto alla mezzeria
(per via dell’albero cardanico) si è proceduto ad una modifica della tensione
dei raggi per riallinearla. Parecchi sono i dettagli che non si notano
immediatamente ma su cui si è lavorato parecchio. L'airbox per esempio
originale è stato modificato per far spazio alla batteria ottenendo sia di
nascondere questo elemento ingombrante sia di chiudere il vuoto dietro al
motore. L’impianto elettrico è stato semplificato e sono stati modificati sia
il tachimetro che il contagiri (ora più piccoli); a proposito avete notato il
nome laterale BMW sul motore? In generale tutta la linea è cambiata parecchio e
quindi si è intervenuti anche sulla forma del serbatoio e di altri elementi
come la sella più piatta. Marmitte più aperte e filtri a cono sui Bing
originali hanno donato più verve al propulsore. La verniciatura rossa del
telaio unita al nero ed alle parti in acciaio nudo denotano un gusto ed una
caratterizzazione fuori dal coro dei preparatori classici. Infine il nome: una
motocicletta bavarese, con un motore corposo e robusto ed una ciclistica in
grado di superare praticamente ogni ostacolo non poteva che chiamarsi “Panzer”!
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