mercoledì 7 maggio 2014

HONDA CB 750 F by LOSSA ENGINEERING

CAFE’ RACER


Vi ho già parlato di Lossa Engineering, il preparatore e restauratore di motociclette californiano. Eppure ogni volta che trovo una sua creazione nel web resto sempre stupito da cosa riesce a fare, dal gusto che applica nelle sue preparazioni e dal risultato finale. Seguendo l’onda dello spirito di Garage Italiano cerco sempre di trasmettere ispirazione in chi legge per stimolare la creazione di special fatte in casa, basate su motociclette snobbate dal mercato (che gusto!), pagate due lire e sistemate con pezzi non dico di fortuna ma possibilmente trovati in qualche sfasciacarrozze. Questa è la poesia, la quint’essenza di un certo tipo di customizzazione, secondo me. E questa è l’idea che ha mosso la realizzazione della Honda CB 750 F del 1977 protagonista di questo post. Io amo queste moto dove il telaio segue davvero la linea del mezzo, dove se tagli un pezzo riduci davvero il peso, dove cambiando una forcella e montando due ammortizzatori nuovi ed una coppia di freni maggiorati modifichi realmente le prestazioni del veicolo. Jay ha applicato la semplicità su un modello di larga diffusione e di comprovata robustezza rendendolo unico. Ad eccezione di scarico (un quattro in uno) e filtri aria più performanti la meccanica non è stata toccata in alcun modo (ad eccezione di una revisione generale e dell’eventuale sostituzione degli elementi consumati). Tutto si riduce ad un bel codino monoposto con luce posteriore piccola e tonda, coprisella in vinile con bottoni a pressione, il serbatoio originale lievemente modificato (sono state create le svasature per le ginocchia), un paio di comandi a pedale arretrati ed un nuovo ponte di comando (sterzo Lossa e strumentazione originale ridotta all’osso). Il telaio è stato ripulito degli attacchi non necessari e parzialmente accorciato posteriormente per armonizzarlo con il nuovo codino. Le tubazioni dei freni sono state sostituite con elementi in treccia metallica e la targa spostata sul lato destro del retrotreno. La grossa differenza tra la moto di serie e questa special la fa (oltre all’eliminazione di tutto il superfluo) la sapiente verniciatura basata su tre colori: il blu elettrico (telaio, forcellone, piastre sterzo, foderi forcella e simbolo Honda sul serbatoio), il grigio satinato opaco delle sovrastrutture (serbatoio, codino, strumentazione, faro anteriore e fianchetti laterali) ed il nero (cerchioni, motore, sterzo, la cornice del faro anteriore. le pinze freno ed il tappo del serbatoio). In sintesi è bastato saper amalgamare tre colori ed utilizzare pochi e mirati accessori per creare una special attraente e fuori dai canoni classici; sicuramente servono anche maestria e spazio per smontare e rimontare l’intera moto ma escluso l'acquisto dei materiali quanto credete possa costare un’operazione del genere?









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