SCRAMBLER
Davvero ignorante! Ecco cosa ho pensato quando l’ho vista…molto
ignorante (ma in senso buono, intendendolo con la sua accezione motociclistica).
Si vedono molte preparazioni su base Bonnie che virano su scramblerizzazioni ma
questa è davvero ruspante e vicina all’idea di mezzo polivalente che se scivoli
in mulattiera o la appoggi ad un albero per riposarti non ti preoccupi più di
tanto perché è dura e pura e se gli monti due bisacce laterali ci puoi andare
in centro o partire per il mare con la tua compagna senza pensarci su due
volte. E poi tutto quel nero e verde militare su tonalità opache e la sella piatta
mi rimandano alle immagini di Steve McQueen ed al film “La grande fuga”. In
sintesi: tanta roba. E dire che la base è una normalissima Scrambler 900 del
2012 con modifiche minime: nuovi ammortizzatori Hagon Nitro, cerchi Excel da 19
e 21 pollici con mozzi Talon, parafanghi, porta targa e poco altro.
Immaginatevi che con questa moto (privata dei fari) i ragazzi del team BC hanno
gareggiato alla “Hell on Wheels” (una corsa a perdifiato su strade sterrate)
conquistando un terzo posto finale. Alla fine la competizione ha fornito nuovi
feedback sulle modifiche da apportare al progetto per trasformarlo in una vera
e propria dirt bike. Rimontati i cerchi standard con pneumatici specifici
Continental TCXII 80, il freno anteriore Braking a margherita ed un guida
catena (più semplice e leggero) hanno proseguito sostituendo il manubrio di
serie con un Renthal dal diametro maggiore su riser specifici e montando un
nuovo faro nero da 7 pollici agganciato alle forcelle (ritarate) con attacchi
BC. Per dare la Scrambler un look più vintage sono stati recuperati dei
parafanghi che ricordano quelli in plastica di Preston Petty, montati con
staffe specificamente realizzate; tra le altre cose il parafango anteriore pur
di dimensioni ridotte offre protezione dai detriti e conferisce alla moto un
look molto aggressivo. Per gli scarichi, dopo vari esperimenti, si è optato per
quelli stock telati e modificati con finali dritti e sottili (donando più brio
al motore) e mantenendo i piccoli fregi paracalore originali. Le prestazioni
sono state ulteriormente incrementate rimuovendo l’air box originario (sostituito
da un elemento nuovo con filtro K & N) e montando un nuovi assi a camme per
migliorare la coppia erogata. La preparazione prosegue in mille particolari
come la sella piatta in gel per attutire i colpi in fuoristrada, le pedane
specifiche, la pompa freno, i carterini alleggeriti, il faretto posteriore, gli
indicatori di direzione ed il cavalletto. E per concludere la verniciatura che
come già accennato riprende lo stile iconico dal film “La grande fuga”.
Immaginare di poter creare una special di questo tipo nel proprio garage non è per
nulla impossibile con i dovuti accorgimenti del caso. E poi volete mettere il
gusto di non dovervi preoccupare dei sassi sparati sul serbatoio e dei rovi sui
fianchetti?
Sapete dirmi dove posso trovare il manubrio della scrambler 900 dirt bike. Grazie
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