“THE WITCH”
Ecco una storia legata alla preparazione di una moto, che
potrà far capire ancora di più il legame che si instaura tra proprietario e
veicolo. E’ una strana alchimia che si crea dopo aver passato tanto tempo chini
sulla meccanica di un mezzo che più passa il tempo e più riusciamo comprendere
appieno e fino in fondo. Quando trotterelliamo in sella immaginiamo le sue
viscere in movimento, i pistoni ritmici che salgono e scendono, le valvole che
imperturbabili si aprono e si chiudono liberando gas combusti ed aspirano aria
fresca. Il nostro protagonista si chiama Lorenz ed è un fotografo molto bravo. Grazie
a suo padre amante degli oggetti vintage, ha assaporato il piacere dei juke
box, delle motociclette inglesi di una volta e delle Harley-Davidson. E per
creare la sua prima special, la sua moto, ha scelto un modello made in Milwaukee
trovato in Germania messo un po’ male in arnese per quanto riguardava
l’elettronica ma con un motore 883 generosissimo ed in ordine. A voler essere
sinceri Lorenz non si era mai sporcato le mani fino ad allora e volendo creare
una special che lo accompagnasse tutti i giorni in giro per le strade di Zurigo
la questione acquisiva una certa rilevanza oltre al fatto che, per rendere
legale la sua moto per la circolazione sulle strade svizzere, gli son serviti
dodici mesi di fatiche burocratiche. La prima operazione fondamentale è stata
quella di mettere in moto la piccola Sportster grazie al team di Young Guns
Speedshop che ha rifatto ex novo il cablaggio elettrico completo; sistemati i
fili si è passato all’avantreno dove è stato montato un nuovo sterzo, il faro
sulla piastra di sterzo, manopole Baxter ed eliminati parafango ed indicatori
di direzione (questi ultimi non obbligatori in Svizzera). Gli pneumatici sono
stati sostituiti con degli Avon mk II e Speedmaster e la strumentazione ha
lasciato il posto ad un contachilometri digitale piccolo della Motogadget. Il
look militaresco è uscito fuori quasi per caso. Cercando pezzi su internet è
stata trovata una bellissima sella monoposto con un look molto vintage simile
alle vecchie WLA; da lì ad immaginare colore ed accessori il passo è stato
davvero breve. Le staffe posteriori del telaio sono state ridotte ai minimi
termini per sorreggere un parafango (anch’esso modificato) comprato ad un
mercatino dell’usato; la provenienza resta ignota sebbene Lorenz ipotizzi si
possa trattare di un vecchio accessorio della Norton. Il problema è che avendo
tagliato drasticamente le staffe posteriori il parafango si sosteneva su un
solo bullone motivo per cui sono state usate delle fascette di cuoio per
rendere più solido l’ancoraggio. Il papà di Lorenz ha integrato con accessori
trovati qui e là la Spotster del figlio (avete notato la fiaschetta sotto la
sella ed il tappo della birra a copertura del mozzo dello sterzo?), aggiungendo
un tocco vintage. Infine il nome: questa sporty così customizzata non aveva
tanta voglia di camminare o per lo meno lo faceva quando andava a lei; così il
nostro amico l’ha battezzata “La strega” piuttosto che “la cagna”. Adesso
Lorenz scorazza con “la strega” in lungo ed in largo pensando già alle prossime
modifiche ed arricchito da quei dodici mesi passati a smontare e rimontare ogni
singolo pezzo della sua motocicletta che oramai conosce come le proprie tasche.
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