lunedì 12 maggio 2014

HONDA CB 400 N BRIGANTE by EMPORIO ELABORAZIONI MECCANICHE

BOBBER



Molti preparatori sono in grado di fare un bobber: tagliano, spogliano, portano a nudo le lamiere e montano due grosse ruote gemelle ed il gioco è fatto. Ma la filosofia che sta’ dietro ai bobber è un’altra: minimalismo, linee pulite, moto leggere. Ecco perché sono rimasto impressionato dal lavoro svolto su una vecchia Honda CB 400 N fatto dai romani di EEM; rispetta la filosofia, non le regole, dei bobber ma con l’aggiunta del riciclaggio di pezzi presenti in officina. Tutto ha avuto inizio dal sedile di un Piaggio Ciao intorno al quale è stata letteralmente creata la motocicletta. Sistemato il sellino sul telaio si è intervenuti drasticamente sul telaietto posteriore tagliato, rinforzato e ridotto ai minimi termini; notate la fanaleria posteriore con frecce annegate nelle estremità del telaio e lo stop integrato nella crociera di rinforzo che regge la molla del sedile…se non è stile questo! Per riempire i fianchetti sotto la sella si sono inventati un’idea geniale: utilizzando un vecchio filtro Kawasaki completato con un coperchio tondo hanno creato sulla sinistra un alloggiamento per la batteria ed i fusibili mentre dall’altra parte hanno montato una fiaschetta metallica che funge da porta attrezzi. Contemporaneamente hanno semplificato e nascosto gran parte del cablaggio dentro il telaio (per mantenere una linea pulita) e spostato il blocchetto d’accensione sotto il serbatoio. A proposito di quest’ultimo elemento: sono stati fatti tanti esperimenti fino a quando si è trovato un vecchio serbatoio Gilera che si adattava perfettamente alla linea della motocicletta.L’aspetto curioso è che la cinghia che lo tiene ben saldo al telaio è stata recuperata da un altro sellino Ciao. Vorrei che osservaste le foto con attenzione per perdervi nei mille accessori e particolari che compongono questa meraviglia: gli scarichi Triumph Scrambler tagliati e riassemblati, il faro anteriore Bates con lente gialla, la pompa freno maggiorata, le migliaia di bulloni e di particolari ottonati, il manubrio piatto a “scopino”, le pedane in alluminio, i parafanghi realizzati a mano, il tachimetro spostato sulla forcella, le manopole a botticella, i pomelli dei comandi sullo sterzo a forma di dado….e la verniciatura, semplice e di classe con il serbatoio rosso con profili dorati che seguono l’originale design della Gilera. E su tutto il marchio della EEM: una chiave inglese dentro un ottagono. State ancora leggendo?
























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