CAFE’ RACER
Ogni marca di motociclette ha le sue caratteristiche. Se
penso alle moto italiane (soprattutto anni ’70) mi vengono in mente mezzi con
una seduta lunga col busto sul serbatoio e le braccia protese verso il
manubrio, ciclistiche rigorose e guida virile. La moto Guzzi per esempio è
stata una perfetta espressione di questo stile italiano. Provate ora ad
immaginare una motocicletta come la 850 T3 con il suo telaio progettato da
Tonti (V7 sport, record di velocità, parabolica di Monza fatta in pieno…) il
bicilindrico che respira a pieni polmoni e la trasmissione finale a cardano, ma
con ruote freni e sospensioni aggiornati ed un vestito classico. Bene la moto
che avrete di fronte è un’altra creatura realizzata da Filippo di Officine
Rossopuro: la TTre (nome ispirato sia dalla nomenclatura di casa Guzzi sia
dalla famosissima Isola di Man e dal suo Tourist Trophy). Mentre telaio e
motore sono rimasti quelli di serie (ad eccezione degli scarichi artigianali e
di alcuni particolari in alluminio lucidati del propulsore) tutte le
sovrastrutture (serbatoio e parafanghi) sono stati realizzati appositamente ed
a mano dal team di Rossopuro. All’anteriore è stata trapiantata una forcella
Marzocchi da 45 millimetri con semimanubri regolabili, comandi in alluminio e
singolo strumento (tachimetro) agganciato alla piastra di sterzo con un’apposita
staffa. Dietro oltre al porta targa nuovo con fanale integrato, sono stati
sostituiti gli ammortizzatori con nuovi elementi. I cerchi Borrani a raggi
tangenziali da 17 pollici sono tubeless
mentre l’impianto frenante è stato sostituito con unità Brembo serie Oro (doppi
dischi anteriori da 320 millimetri e disco singolo al retrotreno da 300). Le
frecce (sostituite con elementi più piccoli) ed i comandi a pedale sono stati
riposizionati mentre i parafanghi sono stati realizzati specificamente. Il nuovo
serbatoio in acciaio con guance di gomma laterali è stato dipinto con una
vernice bicolore che conferisce un gusto classico all’insieme omogeneo di parti
colorate e lucidate. Su tutto colpisce la capacità di mantenere inalterato lo
spirito e lo stile degli anni ’70 amalgamato con accessori aggiornati e più
moderni.
Nessun commento:
Posta un commento