SCRAMBLER
Vi ho già parlato di Kevils Speed Shop, fine preparatore inglese
che ama le BMW. Ebbene la special di oggi mi ha colpito perché reinterpreta in
modo non convenzionale il concetto di scrambler. Iniziamo con le cose ovvie; la
base di partenza è una BMW R100 del 1980, stradale da 980 centimetri cubici e
66 cavalli cui è stato modificato il telaietto posteriore per ospitare il nuovo
gruppo sella/codino artigianali. I fianchetti forati sono inediti ed il
serbatoio è stato rifatto completamente in alluminio. In linea con l’aspetto
minimalista della motocicletta gli indicatori anteriori e posteriori sono stati
sostituiti con elementi più piccoli e riposizionati aderenti al telaio. Stona il
gruppo targa/faro posteriore sistemati sul lato destro della moto e molto in
basso, un posto poco indicato per un mezzo in grado di passare tra arbusti e
pietre. I freni sono rimasti quelli di serie mentre le sospensioni sono state
aggiornate; anche i cerchi in lega sono rimasti quelli stock, accoppiati a
ruote più tassellate. Il manubrio è stato sostituito con un nuovo elemento più
largo ed alto ed integrato con un singolo piccolo strumento circolare digitale;
il parafango posteriore è stato soppresso mentre quello anteriore è stato
rifatto più piccolo rispetto all’originale, in alluminio. Infine gli elementi
particolari: due distinti scarichi con collettori in titanio bendati e doppio
faro anteriore aggressivo. La verniciatura ha rispettato il colore naturale
degli elementi (scarichi cromati, elementi in alluminio nudi); il telaio e le
ruote in lega sono stati dipinti di nero mentre il serbatoio è stato colorato
con una doppia decorazione oro/nero e l'ovale bianco per il numero da gara. Una curiosità: il nome “Magnum” nasce
dalla cromia del serbatoio che ricorda un noto gelato. Alla fine questa BMW
segue le mode ma se ne discosta reinterpretandole con gusto e semplicità proprio
come dovrebbero essere le vere special.
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