ALL TERRAIN
Non tutti sanno che tra il ’76 e l’83 la Kawasaki ha
prodotto un bicilindrico in linea di 745 centimetri cubici raffreddato ad aria, con doppio asse a camme
in testa, cambio a cinque rapporti, freni a disco e poco piu’ di 55 cavalli a
7000 giri al minuto. In quel periodo esistevano già la Z 650 e la Z 1000 a
quattro cilindri ed in mezzo alle due era stata posizionata la 900, quindi che
motivo c’era di creare un bicilindrico sette e mezzo? In realtà sebbene il 900
ed il 1000 fossero veloci e relativamente affidabili, esisteva uno zoccolo duro
di motociclisti che considerava il bicilindrico ancora performante e più
gestibile dei grossi quadricilindrici motivo per cui la Kawasaki prendendo
spunto da questi ultimi ha creato una motocicletta evidentemente in concorrenza
con la Triumph Bonneville 750 e la Yamaha XS 650. In verità già allora la KZ
750 non fu un successo clamoroso ed oggi è un modello difficile da trovare (soprattutto
nel vecchio continente). Ciononostante Carlos e Pablo due fratelli che hanno
creato il team Valtoron a Valdetorres De Jarama (Spagna) hanno trovato e
trasformato proprio una Kawasaki KZ 750 del 1977. In realtà l’attività
principale della Valtoron è quella di fondere i metalli ma nel tempo libero i
due fratelli amano mettere le mani sulle motociclette. L’aspetto intrigante di
questa preparazione è l’utilizzo di pezzi prevalentemente vintage di altri
mezzi. Modificato e rinforzato il telaio per l’utilizzo fuori strada, i due
fratelli hanno installato un avantreno formato da piastre Suzuki con forcelle
ex Husqvarna da 41 millimetri; dietro sono stati montati ammortizzatori Betor
provenienti da una Ossa Desert Fuego. Freno anteriore di una Yamaha SR 250, pedane
KTM GS 250 e manubrio proveniente da una Bultaco Pursang con manopole Renthal.
Ora potreste perdervi nei mille particolari della moto come il porta targa posteriore
con faro integrato stile regolarita’ o i coperchi del carter forati per
renderli più leggeri ed ancora i filtri aria conici e le due marmitte (una per
lato) completamente libere ma l’aspetto più incredibile di questa special sono
le sovrastrutture realizzate in alluminio nella fonderia della Valtoron.
Parafanghi, fiancatine, mascherina e serbatoio sono tutte home made; vi invito
a notare sia i fregi ed il tappo sul serbatoio, i piccoli copri carter tondi e sulla
marmitta destra l’incavo per alloggiare il pedale d’avviamento.
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