martedì 22 aprile 2014

KAWASAKI KZ 750 LA LOMA by VALTORON

ALL TERRAIN



Non tutti sanno che tra il ’76 e l’83 la Kawasaki ha prodotto un bicilindrico in linea di 745 centimetri cubici  raffreddato ad aria, con doppio asse a camme in testa, cambio a cinque rapporti, freni a disco e poco piu’ di 55 cavalli a 7000 giri al minuto. In quel periodo esistevano già la Z 650 e la Z 1000 a quattro cilindri ed in mezzo alle due era stata posizionata la 900, quindi che motivo c’era di creare un bicilindrico sette e mezzo? In realtà sebbene il 900 ed il 1000 fossero veloci e relativamente affidabili, esisteva uno zoccolo duro di motociclisti che considerava il bicilindrico ancora performante e più gestibile dei grossi quadricilindrici motivo per cui la Kawasaki prendendo spunto da questi ultimi ha creato una motocicletta evidentemente in concorrenza con la Triumph Bonneville 750 e la Yamaha XS 650. In verità già allora la KZ 750 non fu un successo clamoroso ed oggi è un modello difficile da trovare (soprattutto nel vecchio continente). Ciononostante Carlos e Pablo due fratelli che hanno creato il team Valtoron a Valdetorres De Jarama (Spagna) hanno trovato e trasformato proprio una Kawasaki KZ 750 del 1977. In realtà l’attività principale della Valtoron è quella di fondere i metalli ma nel tempo libero i due fratelli amano mettere le mani sulle motociclette. L’aspetto intrigante di questa preparazione è l’utilizzo di pezzi prevalentemente vintage di altri mezzi. Modificato e rinforzato il telaio per l’utilizzo fuori strada, i due fratelli hanno installato un avantreno formato da piastre Suzuki con forcelle ex Husqvarna da 41 millimetri; dietro sono stati montati ammortizzatori Betor provenienti da una Ossa Desert Fuego. Freno anteriore di una Yamaha SR 250, pedane KTM GS 250 e manubrio proveniente da una Bultaco Pursang con manopole Renthal. Ora potreste perdervi nei mille particolari della moto come il porta targa posteriore con faro integrato stile regolarita’ o i coperchi del carter forati per renderli più leggeri ed ancora i filtri aria conici e le due marmitte (una per lato) completamente libere ma l’aspetto più incredibile di questa special sono le sovrastrutture realizzate in alluminio nella fonderia della Valtoron. Parafanghi, fiancatine, mascherina e serbatoio sono tutte home made; vi invito a notare sia i fregi ed il tappo sul serbatoio, i piccoli copri carter tondi e sulla marmitta destra l’incavo per alloggiare il pedale d’avviamento.














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