MINIMALISTA
Roberto Rossi è un artista e non mi stancherò mai di
ammirare le sue opere su due ruote. Considerarlo un semplice dealer H-D di
Mantova sarebbe riduttivo sebbene viva da sempre a contatto con motori nuovi e
vintage. E da questa miscellanea di antico e moderno trae ispirazione; basta
una scintilla, magari un amico che lo va a trovare su un Cross Bones del 2009
con la forcella Springer ed una linea bassa e selvaggia per dar vita alla magia.
E così la prima operazione di snellimento ha visto la sostituzione del cerchio
posteriore con uno da 16 pollici più stretto, accoppiato a pneumatici da cinque
pollici (identici davanti e dietro) Firestone ANS replica con battistrada dal disegno militare. Al posteriore è stata montata nei punti di ancoraggio
originali del telaio softail una struttura per sostenere il nuovo codino ottenuto
da una lastra d’alluminio battuta a mano ed ispirato ad una vecchia Laverda da
corsa anni ‘70. E se non fosse sufficiente sappiate che la copertura della
sella, agganciata con bottoni a pressione, è stata realizzata utilizzando pellami
conciati settant’anni fa da Connolly Luxury Leathergoods Limited, la stessa
pelle usata per le Rolls Royce Phantom del 1930. E proseguendo non si possono
non notare i due tubi di scarico artigianali, dritti come fusi con terminali
fish tail, le finiture spazzolate dei parafanghi (l’anteriore di serie è stato
accorciato) ed il serbatoio da otto litri del Forty Eight con decals di una
XRTT da corsa del ’72. Ed ancora le piastre di sterzo speciali con i riser
curvati, strumentazione digitale e spie integrati e drag bar con manopole
sottili e comandi Kustom Tech. Comprenderete che parlare di frecce sostituite
con elementi più piccoli e riposizionate o del porta targa laterale e della
verniciatura del serbatoio passano un po’ in secondo piano di fronte a questa
splendida creazione di Roberto.
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