IL TRAVERSO
In un mondo fatto di iniettori e centraline elettroniche
qualcuno va’ controcorrente trasformando una Bullet ad iniezione in una con il
carburatore. Ecco quindi l’idea della preparazione su base Royal Enfield ideata
dal magazine Sideurn e realizzata da CFM. Nasce per le piste sterrate, per il
traverso, per quell’azione sublime della spazzolata di cui gli americani sono
maestri. Della Bullet di serie è rimasto il propulsore e la parte anteriore del
telaio; fine. Le ruote a raggi sono delle Excel da 19 pollici con mozzi provenienti
da una Honda CRF 450 e pneumatici Maxxis.
I dischi freno sono Discacciati accoppiati ad una pinza Brembo all’anteriore
ed una proveniente da Performance Machine al posteriore. La forcella anteriore
è un misto dal sapore tutto italiano con piastre Bimota (YB9) e steli Paioli.
La parte migliore di questo progetto sono i particolari rivenienti da mercatini
o donati da amici. Il faro anteriore ad esempio proviene da un trattore mentre
il serbatoio in lega è un pezzo nato per le corse su pista sterrata regalato al
team di Sideburn da un proprietario insoddisfatto. Il parafango posteriore
deriva da un pezzo vintage di una Indian Sport Scout mentre la parte posteriore
del telaio rigido è un accessorio aftermarket proveniente dal mondo custom adattato
alle esigenze ed alle misure della Bullet. Alla fine i ragazzi della CFM hanno
amalgamato tutto quanto; la sella per esempio deriva dal pezzo di serie segato
in due, trasformato in monoposto con le classiche molle sotto la seduta e
rivestito con un pezzo di vera pelle stingray. La batteria è stata spostata in
basso dietro il cambio mentre alcuni particolari come i comandi a pedale e le
piastre reggi motore sono stati forati per renderli più leggeri. La parte più
complessa è stata la conversione dall’iniezione elettronica all’alimentazione a
carburatori con l’adozione di un Mikumi accoppiato ad un nuovo scarico in
acciaio home made. Su tutto mi hanno colpito due particolari: le manopole a
botticella e la verniciatura eseguita da Ornamental Conifer. E se vi state
chiedendo se questa Bullet funziona a dovere sappiate che ha gareggiato due
volte alle gare Dirt Quake organizzate dal magazine Sideburn, finendo entrambe
le volte sul podio nella classe Street Tracker.
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