I PROTOTIPI
Vi siete mai chiesti su quanti e quali prototipi ha lavorato
l’Harley-Davidson negli ultimi 40 anni di storia? Si da il caso che, tanto per
citarne uno, tra la fine degli anni ’70 commissionò a Porsche uno studio per
una motocicletta in grado di competere con le giapponesi per qualità e
prestazioni. Il progetto era denominato “Nova” e se considerate che la Honda
nel 1982 presentò la V45 che per l’epoca era ritenuta avveniristica, sappiate
che l’Harley-Davidson aveva pronto un modello ancora più avanzato di pre-serie già
un anno prima e che solo strategie di
mercato hanno bloccato sul nascere. Propulsore V4 a corsa corta, raffreddamento
a liquido e distribuzione DOHC (bialbero in testa) per 135 cavalli…nel 1981!
Molto avanzata anche la ciclistica con telaio perimetrale, serbatoio e radiatore
sottosella e dischi freni perimetrali (in anticipo sulla Buell di almeno una
decina d’anni). Alla fine l’AMF decise di dirottare i fondi sui prototipi del
nuovo propulsore Evolution. C’e’ da dire che parecchie tecnologie sviluppate
per il progetto “Nova” si possono ritrovare nell’attuale gamma della V-Rod. Un
altro prototipo interessante della seconda meta’ degli anni ’70 era il V 1100,
versione Sportster con albero a camme in testa, serbatoio che fungeva da air
box e tanica della benzina sotto la sella. Ed ancora dall’epoca delle
Harley-Davidson/Aermacchi spunta la cross MX 250 2 tempi con radiatore dietro
la tabella porta numero anteriore (similarmente a KTM) e condotti del liquido di
raffreddamento nel telaio. Ultimo in ordine di tempo (2006) ma non per
importanza è un veicolo a tre ruote bloccato poco prima di entrare in
produzione: il Penster. A differenza dei trike classici il Penster aveva due
ruote anteriori con sistema basculante gestito da un computer. Gli venne
preferito il Tri Glide probabilmente per motivi di economie di scala. Questo
sguardo su alcuni dei prototipi degli ultimi 40 anni dimostra come in piena
antitesi con ciò che si crede, la casa americana è stata foriera di innovazioni
a diversi livelli ed in svariati campi e solo freddi calcoli di mercato hanno
bloccato sul nascere questi modelli. Un dubbio resta: cosa sarebbe oggi l’Harley-Davidson
se questi mezzi avessero visto la luce?
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