AMARCORD
Chi è stato bambino a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80 in
Italia, ne avra’ avuta almeno una tra le mani. Come i soldatini si compravano
in edicola, costavano molto meno ed erano (per noi malati di motociclette) piu’
divertenti. Parlo dei modellini Grisoni, riproduzioni in scala delle più belle
motociclette di quegli anni. Si andava dalla Lambretta alla Vespa, dalle Moto
Guzzi alle Laverda, dalle Motobi alle Harley-Davidson, dalle MV Agusta alle
Suzuki Gamma alle BMW, SWM ed Honda. Kit di otto o dodici pezzi che
riproducevano con colori sgargianti ed improponibili le motociclette che
sognavamo da bambini. Sono stati distribuiti in due versioni: i kit in scatole
di cartone della grandezza di una mano ed altri modelli più particolareggiati
distribuiti in bustine trasparenti. Ogni set era corredato da un disegno (ben
realizzato tra le altre cose) del modello originale e dalle istruzioni per il
montaggio. Ricordo che il modellino che mi piaceva di più era quello dell’Harley-Davidson
Electra Glide mentre il più complesso da montare era l’MV Agusta da gran premio
con una carenatura in plastica dura che si rompeva sistematicamente. Poco
importa che i telai avessero colori che andavano dal verde al viola
fluorescente e che i motori fossero riprodotti in un improponibile giallo
sgargiante: montato l’ultimo pezzo del kit (generalmente il manubrio) tra le
mani avevo un pezzo di plastica con ruote e sterzo semoventi che nella mia
testa era la perfetta riproduzione dell’originale riprodotto sulla copertina
del set. Ancora oggi si possono trovare confezioni complete su ebay a prezzi
sufficientemente accessibili. Il denaro passa e la magia resta.
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